Ferrari, un sabato da dimenticare. E domani arriva Marchionne

Le due Rosse scavalcate anche della Red Bull, mentre la Mercedes resta dominante. Il problema? Pare facesse troppo caldo
Ferrari, un sabato da dimenticare. E domani arriva Marchionne© lapresse

BARCELLONA - Il GP di Spagna, come ormai quasi tutte le gare, si gioca alla partenza. Ed è evidente che la Ferrari non ha posto le basi per una grande corsa, viste le deludenti qualifiche di oggi. La cosa peggiore è che non ci sia una spiegazione evidente alla controprestazione delle Rosse. Non c’era immediatamente dopo le qualifiche, almeno. Tra questa sera e domattina, i tecnici ripasseranno tutti i dati a disposizione, per cercare di capire che cos non abbia funzionato. La prima spiegazione - a lungo anche l’unica - era che l’aumento della temperatura (non tanto nell’aria, quanto nell’asfalto, passata da 28 a 44 gradi) sia diventata un ostacolo insormontabile per le due monoposto. Le auto erano difficile da guidare, scivolavano molto, s’è visto che sia Raikkonen (più veloce) sia Vettel erano in difficoltà a tenere traiettorie pulite ed efficaci.


Certo, se l’auto ha una “finestra” di utilizzo così ridotta, non sarà facile gestirla lungo tutto l’arco della stagione. E i tecnici avranno un bel po’ di lavoro da sostenere per venirne a capo... Nel frattempo, si assiste al consueto dominio delle Mercedes (con l'unica variante del rinato Hamilton in pole). E al sorpasso delle Red Bull, che mettono in mostra il sempre brillante Ricciardo, ma - soprattutto - il “deb” (sulla Red Bull) Verstappen. Il gioiellino olandese si è abituato in fretta alla sua nuova auto e in qualifica è stato strepitoso. Oggi sarà un “cliente” difficile per tutti. Le prospettive per la Ferrari non sono di vittoria. Semmai si parla di piazzamento. E Marchionne, che dovrebbe arrivare domattina, non avrà ragione per gioire come vorrebbe...

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