Ferrari, ora comincia la missione Montecarlo

I tecnici hanno individuato il problema in qualifica, che per la gara nel Principato va assolutamente risolto. Ma la Mercedes è forte e la Red Bull incalza
Ferrari, ora comincia la missione Montecarlo© LaPresse

BARCELLONA - A mente fredda, la Ferrari s’interroga su cosa sia mancato ieri a Barcellona. Posto che, senza il botto della Mercedes, lo scenario sarebbe stato ancora più penalizzante di quello reale, con i Rossi a combattere per una posizione dal terzo posto in giù. Il problema a breve è uno: in qualifica (ormai decisiva) la monoposto del Cavallino non riesce a esprimere tutto il proprio potenziale, quale che sia. Un guai antico (come ha detto Arrivabene), di cui si deve venire a capo in fretta. Qualificarsi male a Montecarlo significa condannarsi a una gara incolore, ma non è che nelle prove successive le cose siano poi molto diverse. Si tenterà di intervenire già nei test di martedì e mercoledì, pare che la questione sia stata individuata.
Poi c’è la questione della competitività in assoluto. La Rossa - dicono i tecnici - è un auto ancora in divenire, un progetto giovane. Vero, ma vero anche che la Mercedes continua a crescere e che la Red Bull (a parte la vittoria di ieri) è molto più competitiva di quanto non fosse lo scorso anno. Dunque bisognerà lavorare su due piani: il primo in pista, il secondo a Maranello. Quest’anno in pista non è che sia andato tutto bene, di errori ce ne sono stati, anche se ieri tutto è filato liscio: dunque si dovrà crescere. A Maranello il lavoro forse più impegnativo: ci vogliono sviluppi di telaio, miglioramenti nell’aerodinamica, bisogna spendere ancora i (pochi) gettoni rimasti sul motore. E, come ha detto Marchionne, bisogna farlo in fretta. La classifica è migliorata. Ma le prospettive, dopo Barcellona, non sono le migliori possibili. Ci vorrà uno sforzo super. Intanto, per Vettel e Raikkonen, comincia la lunga preparazione per il GP nel Principato. La gara più affascinante, ma anche più imprevedibile del Mondiale. Chissà che non arrivi una sorpresa...

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