MONTECARLO - No, non è stata colpa sua. Sebastian Vettel si prende la responsabilità per il brutto risultato del GP di Montecarlo, ma è un modo per reagire, una via per “caricarsi” in vista delle prossime gare. Perché una cosa è chiara: non è stata colpa sua. Alla Ferrari lo sanno bene e il Team Principal, Maurizio Arrivabene, lo ha anche detto a chiare lettere. La Ferrari ha una buona macchina, quest’anno. Ma la Mercedes, in questo momento, veleggia su altri lidi. La Red Bull ha un telaio eccezionale ed è bastata un’iniezione di cavalli da parte della Renault per rivedere in alto le auto con il celebre marchio che mette le ali. Oggi a Montecarlo pure la Force India è stata superiore. Ed è tutto dire.
Bisogna flagellarsi e strapparsi le vesti? Ovviamente niente di tutto questo, ma bisogna reagire in fretta. In Canada ci saranno delle novità di motore, mentre prosegue lo sviluppo telaistico e aerodinamico della monoposto. Ma al momento il problema più grave è quello di usare bene le gomme in qualifica. Mercedes e Red Bull riescono a controllare la pressione, “giocando” in questo modo con l’impronta a terra delle pneumatico. A Barcellona è stato decisivo per vincere la gara, a Montecarlo per conquistare una buona posizione sulla griglia di partenza.
La Ferrari su questo fronte sembra essere scoperta. Se non recupera in fretta rischia di trascinarsi il problema e di vivere altre giornate nere, come quella di ieri. Siamo solo alla sesta gara (in una lunga stagione fatta di 21GP). Ma il campionato sta prendendo una piega per nulla favorevole. E questo a Maranello lo sanno bene.