© LaPresseLONDRA - «I piloti hanno paura di parlare». Philippe Bianchi, padre di Jules, torna a parlare dopo l’apertura di un contenzioso legale con la Fia legato alla morte del figlio. Il pilota della Marussia non si è mai ripreso dal terribile incidente di Suzuka nel 2014 e il padre è convinto che le responsabilità di quel tragico evento siano ancora da chiarire: «I piloti non parleranno mai davanti alle telecamere, hanno tutti paura di dire qualcosa - ha spiegato ai microfoni dell’emittente britannica Sky Sports News - Ma quando non ci sono le telecamere, tutti vengono da me a dirmi che no, Jules non ha commesso errori, quelli li ha fatto qualcun altro».
CONDIZIONI PESSIME Secondo Philippe Bianchi «tutte le persone troppo vicine alla Fia non possono essere corrette secondo me. Quando ho parlato con i piloti mi hanno detto che le condizioni in Giappone erano pessime, la luce non era sufficiente e c’era tanta pioggia. Non possono dire che è stato Jules a sbagliare».