F1, Ecclestone: «Fondi alle scuderie, bene il modello Premier»

Il boss del Circus vuole aumentare lo spettacolo e pensa a una distribuzione più equa dei contributi, come avviene nel campionato inglese
F1, Ecclestone: «Fondi alle scuderie, bene il modello Premier»© AG ALDO LIVERANI SAS

ROMA - Una Formula 1 in versione "Premier League", per distribuire in maniera più equa i compensi alle diverse scuderie e aumentare il livello dello spettacolo. È l'intenzione di Bernie Ecclestone, che vuole cambiare l'attuale sistema di versamento dei contributi alle singole scuderie ogni anno. Al momento i quattro top team (Red Bull, Ferrari, Mercedes e McLaren) ricevono una fetta più larga rispetto agli altri, per la loro storia e per i risultati più recenti. Il patron del Circus vorrebbe rivedere il sistema e distribuire i proventi in maniera meno sbilanciata, guardando proprio al modello del campionato inglese, dove una gestione più "democratica" dei fondi garantisce ogni anno uno spettacolo di alto livello e più competitivo per tutti. Il caso del Leicester di quest'anno è emblematico

DIRITTI F1 «La Premier League ha un buon sistema di distribuzione del denaro, che potrebbe funzionare anche per noi. Magari a qualcuno piacerà, a qualcun altro meno e qualcun altro ancora soffrirà - ha spiegato il magnate inglese in un'intervista al The Times - Ho già avvisato Toto Wolff, non credere di poter mettere altri soldi in banca. Darò uno sguardo a come funzionano le cose e vedrò di cambiarle in maniera che ci sia più uguaglianza». La prima data utile per il cambiamento, però, è il 2020, anno in cui scadrà l'accordo tra i team e gli attuali detentori dei diritti commerciali della F1.

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