© LaPresseSPA - «Abbiamo spinto davvero tanto e, dopo la bandiera rossa, c'era anche qualche speranza. Ad un certo punto, abbiamo persino sognato di poter segnare punti. Penso che abbiamo fatto un ottimo lavoro con le gomme, ma abbiamo iniziato a fare fatica con la velocità in rettilineo e, dopo il secondo pit-stop, questo nostro deficit era sempre più evidente. È un vero peccato, ma almeno possiamo dire di aver fatto del nostro meglio». Così Daniil Kvyat al termine del Gp del Belgio, chiuso in 14esima posizione. «Sfortunatamente non molte persone non se accorgeranno, considerando che abbiamo tagliato il traguardo solo quattordicesimi e fuori dalla zona punti, ma non è andata poi così male. Avremo altre occasioni su circuiti a noi più congeniali», ha concluso.
GARA DIFFICILE - «Anche prima di arrivare qui, sapevamo che Spa – così come Monza – sarebbe stata una gara difficile per noi, perché abbiamo lo svantaggio di correre con un motore dello scorso anno. Questo ci ha anche penalizzati in qualifica, chiudendo in quindicesima e diciannovesima posizione. Daniil ha fatto una buona gara: sotto il profilo della strategia, il team ha fatto tutto correttamente, ma alla fine i nostri tempi sul giro erano semplicemente troppo lenti per poter segnare qualche punto. Adesso analizzeremo tutto nel dettaglio e speriamo di tornare ad essere più competitivi, soprattutto a Singapore. Prima di allora, concentriamoci su un'altra gara difficile per noi: il Gran Premio di casa per il nostro team, che si correrà a Monza la prossima settimana», ha aggiunto il team principal Franz Tost.