Ferrari, la reazione c'è stata. Ma l'obiettivo è battere le Red Bull

Anche a Monza si è visto che le Mercedes sono imbattibili. Ma la Rossa vuole chiudere al seocndo posto se, se possibile, vincere almeno una gara
Ferrari, la reazione c'è stata. Ma l'obiettivo è battere le Red Bull© Marco Canoniero

MONZA. La vittoria colta ieri dalla Ferrari è una specie di ripartenza, che infonde un po’ di ottimismo a Maranello. Possibile obiezione: ma di quale vittoria si sta parlando, visto che la Mercedes anche a Monza ha messo a segno un’inevitabile doppietta? La vittoria - molto platonica, sia chiaro - è giunta nel “campionato dei secondi”. Oggi come oggi, la Mercedes la si può battere solo se entrambi i suoi piloti finiscono fuori pista, come è accaduto in primavera a Barcellona. Per tutti gli altri attori del Mondiale di Formula 1 - piloti o squadre che siano - bisogna sapersi accontentare. A Barcellona vinse la Red Bull, ad esempio. Poi basta, sempre Frecce d’Argento. Dunque è di questo che bisogna ragionare.


La lotta per il secondo posto è tra Ferrari e Red Bull, con la Rossa che ha migliori doti motoristiche e la squadra inglese (qual è, a parte la proprietà austriaca) che ha migliori doti telaistiche. Da metà stagione, sono state queste ultime a fare la differenza, tanto che nel Mondiale la Red Bull sta ancora davanti alla Ferrari, 290 punti contro 279.


Ieri Maurizio Arrivabene ha sottolineato due punti cruciali. Il primo è che la squadra “ha avuto una bella reazione, che si è vista in parte già in Belgio”. La seconda è che si tenterà in tutti i modi di battere la Red Bull, senza perdere di vista l’obiettivo principale, che rimane quello di vincere una o più gare.
Difficile prevedere come finirà questo duello, difficile immaginare se la Ferrari riuscirà a vincere almeno una volta. E tuttavia è vero che il momento più critico, coinciso con l’avvicendamento di James Allison con Mattia Binotto (e la conseguente riorganizzazione della squadra intera) è stato superato. Ora si lavora su due binari: perseguire gli obiettivi di stagione e puntare forte sull’auto del 2017. Si può dire che a Maranello in qualche modo abbiano rialzato la testa, ieri si è visto. Ora aspettiamo Singapore, sapendo che forse qualche motivo di soddisfazione potrà esserci.

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