F1, Gp Brasile: Hamilton primo, poi Rosberg e Verstappen. Vettel quinto

Il pilota britannico trionfa per la prima volta a Interlagos e accorcia a 12 punti il distacco in classifica piloti da Rosberg. Ad Abu Dhabi il duello finale per il titolo
F1, Gp Brasile: Hamilton primo, poi Rosberg e Verstappen. Vettel quinto© lapresse

SAN PAOLO - Lewis Hamilton vince un travagliatissimo Gp del Brasile, interrotto due volte per la pioggia e con la safety car in pista per abbondanti frazioni della gara. A una gara dal termine, il britannico conquista per la prima volta in carriera il successo a Interlagos e accorcia così il suo distacco da Nico Rosberg, oggi secondo, a 12 punti. Si deciderà tutto ad Abu Dhabi, nell’ultimo appuntamento della stagione, dove al tedesco basterà un terzo posto per conquistare il suo primo titolo iridato. Sul podio anche Verstappen dopo una gara arrembante come al suo solito: nell’ultima frazione l’olandese, finito in dodicesima posizione dopo un pit stop, ha recuperato posizione su posizione, chiudendo terzo. Tra i sorpassi verso il podio, anche una manovra al limite su Vettel, “accompagnato” fuori pista in curva al giro numero 66. Quanto al ferrarista, è stato l’unico delle due Rosse ad arrivare al traguardo, in quinta posizione. Raikkonen è uscito fuori al ventesimo giro per un botto clamoroso sul rettilineo. Per fortuna solo paura per lui. Buona performance di Sergio Perez della Force India, quarto, bene anche Carlos Sainz, sesto con la Toro Rosso davanti a Hulkenberg. Ottavo Daniel Ricciardo, nono Felipe Nasr, chiude la top ten Fernando Alonso, decimo.

GARA IN RITARDO La partenza viene ritardata di dieci minuti per la pioggia: Charlie Whiting decide per uno start dietro la safety car. Sfortunatissimo Romain Grosejan che va fuori nel giro di ricognizione e si ritira prima della partenza. La safety va fuori all’ottavo giro: Max Verstappen è subito aggressivo e infila Kimi Raikkonen, prendendosi la terza posizione. Hamilton resta in testa davanti a Rosberg, poi l’olandese, Raikkonen, Vettel e Ricciardo. Testacoda per Sebastian Vettel all’undicesimo giro, il tedesco riesce a rimanere in pista e ripartire, ma rientra subito ai box per montare le gomme intermedie e provare a recuperare terreno. Quando rientra in gara è diciassettesimo. Nel frattempo lì davanti Hamilton e Rosberg non prendono rischi e continuano a girare indisturbati. Al tredicesimo giro torna la safety car in pista, a seguito di un incidente di Ericsson della Sauber. Al quattordicesimo passaggio entrambe le Red Bull rientrano ai box e montano le intermedie, poi Ricciardo viene investigato dalla direzione di gara. Il sospetto è che sia rientrato ai box quando la pit lane era già chiusa e infatti all’australiano viene data una penalità di cinque secondi.

BANDIERA ROSSA Safety car di nuovo out al ventesimo giro, nemmeno il tempo di ripartire che la gara viene sospesa per il botto clamoroso di Kimi Raikkonen, che si gira sul rettilineo e va a sbattere violentemente contro le protezioni. Dopo qualche attimo di paura il finlandese scende dalla macchina e tranquillizza tutti. Viene esposta la bandiera rossa in attesa di una decisione della direzione di gara. Vettel, via radio, spinge perché la gara venga interrotta: «Quanti piloti aspettano che si schiantino? Non si vede nulla, stavo prendendo Kimi in pieno sul rettilineo» dice il tedesco. 

SI RIPARTE, ANZI NO Dopo una lunga sosta, la gara ricomincia intorno alle 18.20, ora italiana: si riparte dalla pit lane, con la safety car davanti a tutti e le posizioni registrate all’interruzione, ma lo spettacolo dura poco. Le condizioni non migliorano e la direzione di gara, al 28esimo giro, espone la bandiera rossa, bloccando di nuovo la gara, tra il malumore di pubblico e piloti che spingono per continuare a correre. E così è, alle 19.00 ora italiana la gara riparte, sempre con la safety car davanti a tutti. 

VERSTAPPEN ALL’ATTACCO La macchina della sicurezza rientra ai box alla fine del 31esimo giro e Verstappen, terzo, va subito all’attacco di Rosberg riuscendo a sorpassarlo in curva, all’esterno, con una manovra incredibile. Recupera posizioni anche Vettel, che dalla 15ªa risale in 11ª e poi va in zona punti passando Wehrlein. Brivido per Verstappen che sbanda, ma riesce a tenere miracolosamente la macchina in pista e a restare comunque davanti a Rosberg. Vettel continua a risalire e ingaggia un duello con Alonso per la settima posizione, lo sorpassa scatenando l’ira dello spagnolo. «Mi ha spinto fuori» dice alla radio il pilota della McLaren. Al giro 44 Verstappen rientra ai box montando le intermedie e scala in quinta posizione. Poi perde terreno e scala in 12ª, ma comincia a risalire e in poco tempo è di nuovo settimo. 

MASSA, LACRIME E ABBRACCI Finale amaro per Felipe Massa, che nel suo ultimo Gp in Brasile chiude con un ritiro: lo ferma un incidente all’ultima curva durante il 49esimo giro. Delusione a parte, il brasiliano esce dalla macchina con le sue gambe e torna ai box a piedi, in lacrime e con la bandiera del Brasile sulle spalle, ricevendo gli applausi del pubblico dalle tribune e gli abbracci di tutta la pit lane. Rientra in pista la safety car e ci rimane fino al 55esimo giro. Ad animare la corsa fino alla fine è il solito Verstappen che sorpasso dopo sorpasso arriva fino alla terza posizione dando spettacolo. L’appuntamento è ad Abu Dhabi, per il duello finale tra Rosberg e Hamilton.

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