© lapresseTORINO - La vittoria di Nico Rosberg nel Mondiale di Formula 1 è una buona notizia. Non perché si tifi per lui, ma perché la vittoria di Hamilton sarebbe stata un fatto più scontato. Sia detto con il massimo rispetto per Rosberg, un pilota d'indubbio valore, Hamilton resta superiore per talento puro, per velocità, per capacità di prendere rischi e di sfruttare a suo favore tutte le situazioni di gara. In un certo senso, la sua sua vittoria sarebbe stata "normale". In fondo una cosa già vista. Il successo di Rosberg, benché il tedesco disponga della stessa eccellente auto, è un fatto eccezionale. Dunque un bene per la Formula 1 di oggi, che - tranne che in poche occasioni - scivola troppo spesso su copioni ripetuti a memoria.
GARE APERTE - Nel 2017 ci si augura di vedere corse più emozionanti, più aperte. Ad esempio sarà interessante vedere come cambieranno (e se cambieranno) le gerarchie interne alla Mercedes, non per decisione della squadra, ma per effetto della vittoria di uno che sinora aveva perso (Rosberg) e della sconfitta di uno che sinora aveva vinto (Hamilton). La vittoria e la sconfitta possono rendere entrambi più forti. Oppure può darsi che il titolo appaghi Rosberg. Chissà. Ma ciò che ci si augura sia interessante davvero, è capire se il cambio delle regole - gomme larghe, maggiore carico aerodinamico - riuscirà a rimescolare un po' i valori in pista. Difficile credere che la Mercedes, con il vantaggio che ha, non sia più al vertice. Ma visto quanto si è avvicinata la Red Bull, che basa la sua forza sulla scuola telaistica, si può pensare (o magari lo si spera soltanto) che non ci siano più due campionati distinti, uno riservato alla Mercedes e uno agli altri.
PRONOSTICO IN ROSSO E la Ferrari? Impronosticabile. Certo, una stagione scialba come questa è difficile anche solo immaginarla. Ma ad oggi non è possibile sapere se a Maranello, nonostante l'impegno, siano in grado di recuperare in fretta un divario molto ampio. Tutti continuano a dire che ormai si è imboccata la strada giusta, ma è facile ribattere che deve trattarsi di una strada molto lunga. E pure tortuosa... Di certo, è necessario recuperare appieno Vettel, riaccendere in un pilota che ha vinto quattro titoli mondiali quella scintilla che quest'anno non s'è vista che a sprazzi. Questa, in fondo, sarebbe già una mossa molto importante fondamentale.