© /Agenzia Aldo Liverani S.a.s.TORINO - Con il tempo di 1'04"316 la Mercedes di Valtteri Bottas chiude al comando la seconda manche di qualifiche del Gran Premio d'Austria, in programma domani a Spielberg. Il finlandese precede Sebastian Vettel su Ferrari e Lewis Hamilton (l'anglocaraibico verra' penalizzato di cinque posizioni in griglia per aver sostituito il cambio) di 456 e 484 millesimi rispettivamente. Quarto Max Verstappen su Red Bull, seguito dall'altra Rossa di Kimi Raikkonen. Tra i primi 10, e quindi in grado di giocarsi la pole, Daniel Ricciardo (Red Bull), Romain Grosjean (Haas), Sergio Perez (Force India), Carlos Sainz (Toro Rosso) ed Esteban Ocon (Force India) Fuori Nico Hulkenberg (Renault), Fernando Alonso (McLaren), Stoffel Vandoorne (McLaren), Daniil Kvyat (Toro Rosso) e Kevin Magnussen (Haas). Nel Q1 avevano mancato la qualificazione le Williams di Felipe Massa e Lance Stroll, con loro anche le Sauber di Marcus Ericsson e Pascal Wehrlein e la Renault di Jolyon Palmer
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A parlare chiaro (e forse frettolosamente) è lo spagnolo, figlio dell’omonimo campione del mondo rally, che vive una rivalità interna con l’ancor più giovane Verstappen. Sainz Jr infatti si sente chiuso e senza prospettive in Toto Rosso, lo junior team Red Bull. Già pensava due anni fa di meritare il passaggio nella squadra principale, dato invece all’altro figlio d’arte (papà Jos ha corso in F1), che subito l’ha sfruttato per vincere (Barcellona 2016, battendo il record di Sebastian Vettel e diventando il più giovane di sempre a riuscirci con 18 anni 7 mesi e 15 giorni). Una mossa fatta dai vertici bibitari proprio per blindare il talento olandese. Adesso però lo spagnolo è uscito allo scoperto. «Se il prossimo anno non dovessi andare alla Red Bull è improbabile che faccia una quarta stagione in Toro Rosso». Un’uscita giudicata «ingenua» da Christian Horner, team principal della squadra madre, il quale taglia corto: «Il contratto è chiaro: resta alla Toro Rosso. Si ricordi chi l’ha portato in Formula 1»
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