Fia, a Suzuka un epilogo che nuoce alla Formula 1

Decisioni incomprensibili (ovvero la penalità a Leclerc) e cavilli nascosti nel regolamento: così il GP del Giappone ha incoronato Verstappen campione. Un peccato
Fia, a Suzuka un epilogo che nuoce alla Formula 1

TORINO - Era tutta colpa di Michael Masi. Oh, quanto piacerebbe alla Formula 1 poter pronunciare questa frase... Invece no, l’ex direttore di gara australiano è tornato a casa e i suoi successori continuano, per così dire, nel solco tracciato da lui. Anzi, peggio. Ne è un esempio la pessima gestione della gara in Giappone, alcune decisioni che hanno suscitato perplessità, l’epilogo che premia Verstappen con il secondo titolo mondiale. Sia chiaro, Max ha meritato e se non avesse vinto a Suzuka l’avrebbe fatto a Austin. Comunque l’avrebbe fatto, visto il vantaggio enorme. Ma ieri ha vinto perché a Leclerc sono stati comminati 5 secondi di penalità in quanto, durante il suo duello con Perez, ha tagliato una chicane e - secondo i giudici - ha tratto un vantaggio. C’è voluta una manciata di secondo per decidere, contro le tre ore di Singapore. Ridicolo e, nei confronti del pubblico, anche un po’ offensivo. Tra l’altro, in quel frangente, Leclerc non ha tratto nessun vantaggio. Tanto che Perez, il presunto danneggiato, nemmeno se n’è lamentato via radio, sottolineando un’altra potenziale infrazione del ferrarista (non c’era nemmeno questa, ma i piloti ci provano sempre). Detto per inciso: a Singapore era stata avvantaggiata la Red Bull e svantaggiata la Ferrari. Ieri anche: è solo un caso? Probabilmente sì.

Incredibile e ridicolo: un whatsapp per far vincere Verstappen

Non solo, ma a gara finita nessuno aveva capito che Verstappen era campione del mondo. Nemmeno lui. Perché dopo l’epocale figuraccia di Spa 2021, era stato deciso di cambiare le regole di attribuzione dei punti, in relazione a gare non completate nella loro interezza. Tuttavia, ecco l’immancabile cavillo: se si arriva sotto la bandiera a scacchi, il risultato è intero. Hanno dovuto ricordarlo anche ai diretti interessati, piloti e squadre, si sono peritati di mandare un whatsapp a direttori sportivi e team principal. Ridicolo anche questo. Sembrava quasi ci fosse una fretta assoluta di assegnare il Mondiale a un pilota motorizzato Honda nel GP di casa. Ma questo non può essere, è una delle poche certezze, perché al limite sarebbe interessato a Liberty Media e al momento tra Fia e Liberty c’è in corso un braccio di ferro terribile. Un favore la Fia non glielo avrebbe mai fatto, al massimo uno sgarbo... Poiché siamo alla vigilia del verdetto sul caso budget-cap, viene da chiedersi quale coniglio tireranno fuori dal cappello.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...