F1 Ferrari, Allison: «Cambiato modo di lavorare»

Dal suo arrivo ha spronato il team e ha spinto per una programmazione a lungo termine

SHANGAI - James Allison sta iniziando a vedere i frutti del suo lavoro in Ferrari: arrivato a Maranello dalla Lotus a metà del 2013, durante uno dei periodi peggiori della scuderia, Allison adesso vede la vettura come prima antagonista della Mercedes, capace di riconquistare, anche grazie a Vettel, il primo gradino del podio. «Non ho progettato un singolo pezzo, c'è gente molto più capace che fa questo lavoro - ha detto ad Autosport il direttore tecnico della scuderia - il mio merito è di aver indicato al team su quali parti concentrare gli sforzi. E' importante che non ci siano più pressioni per consegnare aggiornamenti nel giro di una settimana, adesso si lavora con una scala temporale più ampia, che ti permette di fare un buon lavoro. E' dura fare qualsiasi cosa nel giro di un paio di mesi. Ti serve una programmazione di mesi o anni».

EFFETTI A LUNGO TERMINE - «Stiamo avendo i primi effetti positivi e continueremo ad averne - ha detto ancora Allison - è qualcosa che porterà benefici a lungo termine, nei prossimi mesi o anni». Ad esempio il lavoro fatto dalla Ferrari sul motore e quello che è stato fatto per l'aerodinamica. «I miglioramenti aerodinamici sono stati programmati a inizio del 2014, quelli sul motore molto dopo. Il lavoro è ancora in corso - ha concluso - ma il vero punto di svolta è stato a maggio dello scorso anno».

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