© LaPresseMONTECARLO - «Il nostro obiettivo resta quello di guardare avanti, il nostro mirino resta puntato sulle Mercedes». Lo ha detto Sebastian Vettel nella conferenza stampa della vigilia del weekend del Gp di Montecarlo. «Il sabato a Barcellona è stato negativo e questo ha influito sulla gara di domenica, dal punto di vista della velocità pura avremmo dovuto essere avanti e non ce l'abbiamo fatta, complimenti alle Red Bull e a Max. Ora voltiamo pagina, abbiamo un pacchetto forte, abbiamo degli aggiornamenti qui che ci faranno compiere dei progressi e puntiamo a chiudere il gap con la Mercedes piuttosto che guardarci dietro. Abbiamo fatto dei passi avanti rispetto al 2015: c'è più aderenza, abbiamo aumentato il carico aerodinamico, abbiamo lavorato sulla cinetica. Ma anche gli altri hanno fatto dei progressi. Se disputassimo la scorsa stagione con la macchina di quest'anno vinceremmo con un margine enorme ma questo vale per tutti. L'obiettivo che abbiamo è migliorare la macchina in modo da chiudere il gap con la Mercedes. Questa macchina si addice al mio stile di guida ma non siamo ancora abbastanza veloci per vincere», ha continuato.
PISTA DIFFICILE DA INTERPRETARE - L'ultimo successo della Rossa a Monaco risale al 2001. «Queste statistiche si potrebbero applicare ad altri circuiti. Vogliamo riportare la Ferrari al top, è una sfida difficile ma è un obiettivo presente nelle nostre menti. Speriamo che molto presto queste statistiche negative vengano sfatate e si ricominci a vincere» ma «è un circuito dove è difficile leggere i punti di forza o deboli di una macchina, è un posto in cui il pilota può fare di più la differenza e per farlo bisogna avere fiducia. Qui la macchina non è importante come a Barcellona o su un'altra pista normale». Il pilota della Ferrari poi ha parlato del successo di Verstappen. «Credo che sia stata una vittoria inaspettata e quando vinci un Gp sei al settimo cielo, èuna cosa difficile da realizzare ma sono sicuro che voglia ripetere quell'esperienza, non capita troppo spesso provare un'emozione come quella», ha concluso.