Ferrari e l'importanza di una vittoria in vista del 2017

La Rossa deve mandare un segnale agli avversari e anche alla nuova proprietà del Mondiale
Ferrari e l'importanza di una vittoria in vista del 2017© LaPresse

Ha ragione Maurizio Arrivabene quando sostiene che la Ferrari può essere contenta solo se vince. E' così, una sorta di condanna a essere i migliori, i più forti. Nelle restanti gare che mancano alla fine del Mondiale di Formula 1, l'unica cosa che ha un senso è cercare di vincere almeno una gara. Non è nemmeno il caso di discutere della superiorità Mercedes, né di concentrarsi sulla lotta nel secondo posto del Mondiale costruttori, un traguardo che ha un certo prestigio, ma solo “dentro” il mondo della Formula 1. Ha anche una sua importanza economica (i proventi dei diritti commerciali vengono divisi anche in base al piazzamento in questa classifica). Ma per la Ferrari si tratta di dettagli, quel che conta è l'immagine che si percepisce all'esterno.

Da questo punto di vista la bella impresa di Vettel, che ha rimontato dall'ultimo al quinto posto nell'ultima gara disputata (domenica scorsa a Singapore), serve indubbiamente a togliere un po' di patina dalla livrea della Rossa. Ma, certo, non basta.

La Red Bull una gara l'ha vinta (a Barcellona, con Verstappen). La Ferrari no. Sarà molto difficile riuscirci, sia perché la Mercedes è superiore, sia perché la volata tra i due “galletti” Mercedes alza il livello della sfida. Ma può essere proprio questo fattore a creare delle opportunità: se i due piloti della squadra campione del mondo facessero a “sportellate” (l'anno scorso è successo, quest'anno pure, dunque non si tratterebbe di un inedito) potrebbero aprirsi delle possibilità. In fondo Verstappen ha vinto proprio grazie a questo.

La Ferrari ha bisogno di una vittoria per rialzare gli umori e per mandare un segnale. Alla Mercedes e alla Red Bull (in vista del 2017), ma anche alla nuova proprietà americana del mondiale. A parte i risultati c'è un peso politico, che deriva dal prestigio e della storia. Lo sanno tutti in Formula 1, ma quando di mezzo ci sono i soldi, qualcuno tende a dimenticarselo in fretta.

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