F1, Villeneuve: «Anch'io avrei reagito come Vettel»

L'ex pilota canadese si schiera con Seb dopo l'episodio nel Gp dell'Azerbaijan: «Hamilton lo ha provocato, Seb non andava penalizzato»
F1, Villeneuve: «Anch'io avrei reagito come Vettel»

ROMA - Jacques Villeneuve si schiera apertamente dalla parte di Sebastian Vettel dopo il Gp dell’Azerbaijan. Il campione del mondo del 1997 - che proprio nell’anno del titolo fu coinvolto con Schumacher in un crash passato alla storia, nel quale il tedesco ebbe la peggio e perse il mondiale - difende il ferrarista, colpevole di aver toccato Hamilton dopo un rallentamento in regime di safety car. Villeneuve, parlando con Autosport, fa il paragone con quanto accaduto a lui stesso: «Nel mio caso era tutto diverso. Loro stavano andando a 10 all’ora, a chi interessa - rivela - di sicuro non è stato un bello spettacolo, ma credo proprio che Hamilton abbia rallentato di proposito. Sono un pilota, so cosa si prova. Se qualcuno avesse fatto a me quello che ha fatto Lewis, io mi sarei comportato esattamente come Vettel».

WOLFF DIFENDE HAMILTON


REGOLE ELASTICHE Villeneuve poi, sottolinea come Vettel potrebbe anche non aver toccato in maniera volontaria la ruota di Hamilton con la sua e come il contatto potrebbe essere stato provocato dalla rabbia di Seb, che proprio in quel momento stava gesticolando contro il britannico. «Secondo me non stava provando a colpirlo. Aveva solo una mano sul volante e con l’altra lo stava indicando. Se vuoi colpire qualcuno lo fai con entrambe le mani sullo sterzo, altrimenti rischi di rompere tutto». Poi il canadese sostiene come ci sia stata disparità di giudizio tra episodi, ad esempio nessuno ha pensato di penalizzare Bottas per il contatto con Raikkonen, mentre a Vettel è stato affibbiato un drive through: «Gli hanno dato la penalità massima secondo le regole - prosegue - mentre Bottas, che ha travolto Kimi non ne ha avuta alcuna. Per me va bene così, perché le norme dovrebbero essere più elastiche e permettere che si sbagli, ma dovrebbe essere così per tutti».

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