Ivanka Trump nei guai per sfruttamento del lavoro

Ormai, lo sappiamo, alla famiglia Trump piace tanto parlare bene ma razzolare male. Ne sa qualcosa Ivanka Trump che in questi giorni si è trovata nell'occhio del ciclone a causa della sua linea di moda e di una fabbrica di lavoratori cinesi.
Ivanka Trump nei guai per sfruttamento del lavoro

Ormai, lo sappiamo, alla famiglia Trump piace tanto parlare bene ma razzolare male. Ne sa qualcosa Ivanka Trump che in questi giorni si è trovata nell’occhio del ciclone a causa della sua linea di moda e di una fabbrica di lavoratori cinesi.

Da quanto si legge oggi su Lifestar.it, in questi giorni la bella Ivanka è stata a Berlino dove ha parlato pubblicamente del supporto dello stato alle famiglie bisognoso e del ruolo della donna nel mondo dell’imprenditoria. Ebbene, lo stesso giorno del suo bel discorsetto è spuntata fuori una notizia che ha fatto indignare il popolo del web e le autorità competenti. Una fabbrica cinese, sotto contratto con la G-III Apperel Group, ovvero la compagnia che si occupa della linea di abbigliamento di Ivanka, ha denunciato la Trump per sfruttamento. 

Secondo quanto pubblicato dal quotidiano The Washington Post, gli impiegati di questa fabbrica cinese lavorano quasi 60 ore a settimana e vengono pagati poco più di 62 dollari, una cifra ridicola se si pensa che qualsiasi operaio in Cina viene pagato quasi il doppio a settimana. La FLA (Fair Labor Association) ha citato l’azienda per circa una dozzina di violazioni degli standard lavorativi internazionali dopo aver ispezionato le sue operazioni. Non sappiamo se gli impiegati cinesi stessero effettivamente lavorando alla linea di Ivanka Trump anche perché la compagnia si è rifugiata dietro il ‘no comment’. Nonostante la G-III si serva di fabbriche in tutto il mondo, la maggior parte di queste si trova in Cina quindi è plausibile pensare che questi povero operai fossero sfruttati anche per la produzione dei vestiti di Ivanka.

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