Il 18 e 19 gennaio il marchigiano Neri Marcorè si dedica a ciò che più ama fare: recitare e cantare. In “Quello che non ho” l’attore, insieme a Giorgio Gallione, racconta la nostra epoca in tutte le sue contraddizioni, lasciandosi ispirare liberamente dalle osservazioni lungimiranti di Pasolini e dalle note dell’omonima canzone di Fabrizio De Andrè.
Negli ultimi anni, infatti, si è dedicato all’esplorazione del teatro canzone, tra la musica dei Beatles e quella di Gaber, costruendo spettacoli che guardano sia al teatro civile che alla bizzarra giocosità del surreale. Ma che cos’hanno in comune Pasolini e De Andrè? Anticonformisti, provocatori, con uno sguardo attento sul presente e sul futuro, hanno saputo cogliere il germe di quella che è diventata la nostra società oggi.
Attraverso storie emblematiche, quasi parabole del presente, nuove utopie, inciampi grotteschi e civile indignazione Marcorè e Gallione raccontano la fatica di coniugare sviluppo e progresso. Il racconto si lega e si interseca con le canzoni del cantautore genovese in uno spettacolo dove voce e musica parlano di una società sull’orlo di una crisi di nervi, ben proiettata verso il futuro ma ancora con i piedi piantati su di un suolo quasi preistorico.
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