Ecco Lille e il Pierre Mauroy

Il nuovo stadio che stasera ospita la sfida Italia-Irlanda è tra i più moderni d'Europa, ha il tetto retrattile e il manto erboso ribaltabile
Ecco Lille e il Pierre Mauroy

Lille, un angolo di Fiandre incastonato fra la Piccardia e il Belgio. L'antica Rijsel, in fiammingo, o L'Isle in francese, porta ancora i segni delle radici fiamminghe nei vicoli acciottolati della città vecchia scanditi dalle tipiche trattorie, gli estaminets. E conserva le tracce evidenti della nascita di Charles de Gaulle. È perfetta sintesi d'arte e industria, la capitale del lino, che ha ospitato l'Esposizione internazionale specializzata del maggio 1951 con un milione e mezzo di visitatori, e della metallurgia.

Qui, o meglio a Villeneuve d'Ascq, uno dei centri principali della Metropoli europea di Lille, dove è stata inaugurata nel 1983 la prima metropolitana senza autista, si arriveranno a giocare sei incontri di Euro 2016. Nella “tecnopoli verde”, teatro di una rappresaglia nazista nel 1944, l'Italia chiude il suo girone contro l'Irlanda. Il nuovo impianto, dedicato a Pierre Mauroy, ex primo ministro e sindaco di Lille scomparso nel 2013, sostituisce il vecchio stadio troppo piccolo per gli standard Uefa. Nel 2006, il Comune ha lanciato un bando per la costruzione di uno stadio da 50 mila posti. Costruito in due anni, ispirato all'Allianz Arena di Monaco di Baviera, è uno degli stadi più moderni d'Europa. Prevede le prime file a soli sette metri dal campo e una fitta rete di pannelli solari sul tetto retrattile, ma nasconde il suo principale segreto sotto il manto erboso. Una delle due metà campo, infatti, si può spostare sopra l'altra. Per questo, al Mauroy, la Svizzera, guidata da Roger Federer, ha conquistato la prima Coppa Davis della sua storia, e un anno dopo la Spagna ha festeggiato il titolo europeo di basket.

Le strade di Lille conservano storia e memoria di un passato ancora vivo, che ogni giorno si rinnova al Museo delle Belle Arti. Ristrutturato e ampliato negli anni ’90, vanta 12000 metri quadrati di spazio espositivo e racchiude la seconda maggiore collezione francese dopo il Louvre: si va dal XV agli inizi del XX secolo. Una città, Lille, che sa raccontarsi e adattarsi ai cambiamenti, come dimostrano l'Hospice Comtesse col suo museo dedicato alla vita nelle Fiandre, dal Medioevo alla Rivoluzione Francese, tra mobili, arazzi e dipinti fiamminghi, e soprattutto l'Hospice Général. 

Oggi Lille presenta il sistema di metropolitana automatizzato più lungo del mondo: due linee e 45 km di ferrovia (60 stazioni), che si accompagnano alle due linee di tram e ai 68 percorsi di autobus, otto dei quali attraversano il confine con il Belgio. Eppure, conserva la memoria degli assedi subiti al Museo Cannoniers che racconta la storia militare della città, offre un Museo di storia naturale inaugurato nel 1816 e insieme uno zoo urbano, completamente gratuito, con 250 esemplari di 70 specie.

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