Elio e le storie tese al GruVillage con “Piccoli energumeni tour”

Questa sera per il penultimo appuntamento del festival sul palco la band meneghina
Elio e le storie tese al GruVillage con “Piccoli energumeni tour”

Uno degli ultimi appunti al GruVillage, Festival all’Arena dello Shopville Le Gru, stasera con la band culto Elio e le Storie Tese che presentano a Torino il “Piccoli energumeni tour”, un live che sfiora le tre ore, roba da leccarsi i baffi per i tanti fan del gruppo, fra musica di grandissimo livello e cabaret, satira, trasformismo e cultura, un mix esplosivo ed esilarante fatto di personaggi strambi, storie incredibili e canzoni memorabili.

Gli Elii, geniali e irriverenti, in oltre 35 anni hanno mantenuto viva l’attenzione sul proprio lavoro, con intelligenza e una tecnica strumentale formidabile, nonostante i vari passaggi di testimone tra i musicisti della band. Dal 1980 al 1988 si sono dedicati a diventare un fenomeno di culto a Milano e nelle zone limitrofe, con un certo successo anche senza aver mai pubblicato un disco. Una carriera piena di apparizioni e concerti, con il record mondiale all’epoca per la canzone più lunga: hanno suonato dal vivo per 12 ore di seguito lo stesso brano, “Ti Amo”, con testo inventato da Elio al momento. 

Nei testi sono ampiamente utilizzate espressioni gergali, umorismo di scuola milanese e nonsenso. Tuttavia, sono presenti anche una sottile satira politica e di costume, fino a livelli di surrealismo e decostruzione linguistica che possono, a tratti, ricordare le avanguardie. La musica è fondata su un eclettismo a tutto campo, che esplora numerosi generi, dal progressive rock fino al punk rock, dall’heavy metal al funky, dal country alla musica latino-americana. L'originalità del messaggio musicale che nasce da questo miscuglio fa sì che il gruppo sia difficile da catalogare sotto un'etichetta ben precisa.

Durante il concerto di questa sera ci saranno un momento dance e uno rock e in scaletta, salvo cambi dell'ultima ora, non dovrebbero mancare hit come “Pipppero”, “Il vitello dai piedi di balsa”, “Cara ti amo”, “Servi della gleba”, “Shpalman” e l'inno finale “Tapparella”.

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