Alchemaya, a Torino l’opera “sintonica” di Max Gazzè

Domani fa tappa all'Auditorium del Lingotto il nuovo progetto artistico dell'artista romano accompagnato dalla famosissima "Bohemian Symphony Orchestra" di Praga diretta dal Maestro Clemente Ferrari
Alchemaya, a Torino l’opera “sintonica” di Max Gazzè

Prosegue senza sosta “Alchemaya”, il nuovo tour di Max Gazzè, un tour diverso dal solito che si basa su progetto artistico innovativo e unico nel suo genere. Un’opera “sintonica” mai realizzata prima figlia del duro lavoro «con mio fratello Francesco e con il Maestro Clemente Ferrari. Sta uscendo fuori un gran bel lavoro, siamo davvero contenti. Sarà sicuramente qualcosa che mi darà molte soddisfazioni».

Dopo il grande successo ottenuto nella Capitale il nuovo viaggio di Max Gazzè, per l’occasione sul palco senza il basso, arriva all'Auditorium del Lingotto di Torino. Anche in questa occasione l'artista romano sarà accompagnato dalla famosissima “Bohemian Symphony Orchestra” di Praga, composta da cinquanta strumentisti e diretta dal Maestro Clemente Ferrari. Messi da parte i grandi successi ottenuti con l’ultimo disco “Maximilian”, Gazzè torna protagonista con questo progetto live “sintonico” dal nome “Alchemaya”, che come spiega l’artista «è un termine che arriva dal greco e significa “fondere”, che è quello che accade con la combinazione fra i due mondi musicali di “Alchemaya”. Ma c’è di più: un vero e proprio “concept” che nasce dalla mia ricerca personale negli ultimi 20 anni su temi di storia, filosofia, fisica quantistica e dalla mia ricerca spirituale».

Lo spettacolo sarà articolato in due parti: la prima vede protagonisti i testi e i brani scritti con il fratello che seguiranno un excursus che parte dalle origini, dalla creazione dell’uomo, per arrivare a un percorso più introspettivo, all’interno dell’uomo. Il primo “atto” sarà accompagnato dalla voce narrante di Ricky Tognazzi. Nella seconda parte invece si cambierà registro con Max Gazzè che proporrà, in uno show live, alcuni dei pezzi più belli riarrangiati in una versione “sintonica”, dove appunto i sintetizzatori dialogheranno con i 50 maestri della “Bohemian Symphony Orchestra” di Praga. 

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