Dopo Venezia74 madre! arriva in sala

Darren Aronofsky dirige Jennifer Lawrence e Javier Bardem in un film che divide pubblico e critica

Fischiato alla 74esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, madre! è nelle sale da ieri con Jennifer Lawrence e Javier Bardem, un’opera complessa, a tratti sperimentale, dell’autore de Il Cigno Nero e Noah. Storia di un matrimonio, di uno scrittore in crisi di ispirazione e di una moglie pronta a trasformarsi in musa, ma presto le cose prendono una strana direzione con l’arrivo di alcuni sconosciuti nella loro magione di campagna.

A Venezia l’attrice ha spiegato come «Darren mi ha messo in contatto con una parte di me che non conoscevo, con un tipo di donna completamente diversa da qualunque abbia mai interpretato, è stato difficile ma è stato bello». Lawrence vince nel 2008, proprio a Venezia, il premio Marcello Mastroianni per il suo ruolo in The Burning Plain; nel 2011 è candidata, appena ventenne, all’Oscar per Un Gelido Inverno - Winter’s Bone; due anni dopo cade sul palco degli Oscar mentre ritira il premio come Migliore Attrice Protagonista per Il Lato Positivo; tra il 2013 e il 2016 vince tre volte il Golden Globe precisamente per Il Lato Positivo, American Hustle e Joy, tre film in cui è diretta da David O. Russell. Non solo Lawrence raccoglie premi, ma si concede volentieri anche ai blockbuster caciaroni e pieni di effetti speciali. È Mystica nel reboot della saga dei mutanti ed è stata Katniss Evergreen nella trasposizione del distopico Hunger Games, dai romanzi di Suzanne Collins. I due franchise raccolgono quasi 8 miliardi di dollari al botteghino; in seguito Jennifer Lawrence raggiunge Julia Roberts nel club delle attrici pagate 20 milioni di dollari per un film (Passengers, 2016, insieme a Chris Peratt), solo che, se la “pretty woman” ottenne il cachet a 32 anni per Erin Brockovich, J-Law ci è riuscita a soli 26 anni, appena 6 dopo aver stupito il mondo in Un Gelido Inverno – Winter’s Bone. 

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