Una carriera che dura da 62 anni e che non accenna a fermarsi. Ancora in marcia, Ornella Vanoni continua a costruire sulla musica e sul teatro italiani raccontando “La storia della mia vita”, il suo ultimo spettacolo che andrà in scena stasera al Teatro Colosseo. La Vanoni torna sul palco dopo l’esibizione all’ultimo Festival di Sanremo dove con il brano “Imparare ad amarsi” insieme a Bungaro e Pacifico si è classificata alla quinta posizione, ricevendo inoltre il Premio Sergio Endrico attribuito dalla stampa per la migliore interpretazione.
Tutto cominciò nel 1953 al Teatro Piccolo di Milano, dove si era iscritta dopo un soggiorno a Londra per studiare. Terrorizzata affronta il provino e la sua voce viene subito notata da Sarah Ferrati che la fa entrare nell'Accademia. Da quel momento, la scalata verso il successo: dagli esordi a teatro e nella musica, la Vanoni si fa conoscere grazie alle “canzoni della mala”, ideate da Giorgio Strehler, per poi conoscere l'apice della popolarità negli anni '60 quando, dopo una partecipazione a Sanremo, inizia a registrare moltissimi successi e a vendere un incredibile numero di copie. Di lì in poi l'incontro con Sergio Bardotti e Gianfranco Lombardi e le reinterpretazioni della bossa nova; l'amicizia e il lavoro insieme a Gino Paoli; una serie di artisti come De Andrè, Dalla, Bertoli e Vecchioni che hanno collaborato con lei. Una vita, unica ma intrecciata a molti altri, da raccontare.