Dopo il successo di The Wolf of Wall Street e a quasi trent’anni dal film scandalo L’ultima tentazione di Cristo, Martin Scorsese torna in sala con Silence, che racconta le persecuzioni subite dai cristiani nel Giappone del XVII secolo. Basato sul romanzo di Shusaku Endo del 1966, Silence racconta la storia di due missionari portoghesi che decisero di entrare di nascosto in Giappone per proseguire l’opera di evangelizzazione e cercare notizie del loro mentore scomparso, padre Christovao Ferreira. Padre Rodrigues e Padre Garupe entrano in contatto con le piccole comunità di pescatori che hanno abbracciato la fede cristiana, ma presto faranno la conoscenza della spietata Inquisizione giapponese e dei suoi raffinati metodi di tortura per estirpare la presenza straniera nella nazione del Sol Levante.
Come anticipato Silence è tratto dal romanzo di Endo che fu regalato al regista dall’arcivescovo Paul Moore proprio all’indomani di una proiezione de L’ultima tentazione di Cristo, il film che alla fine degli anni Ottanta fece scalpore per la visione di un Gesù che intraprende una vita comune sposando Maria Maddalena e avendo da lei dei figli. Scorsese fu tanto colpito dal libro che fin da allora non rinunciò mai all’idea di farne un film. E’ stato grazie al successo planetario di The Wolf of Wall Street che Scorsese è riuscito a trovare le risorse finanziarie necessarie per girarlo. Ecco che due dei film più controversi del regista italo-americano hanno aperto la strada a un lavoro difficile, un continuo monologo interiore tra l’Uomo e la divinità, presente nel film tanto quanto i suoi protagonisti. Sullo schermo tre attori che negli ultimi anni si sono contraddistinti per incredibili successi al botteghino come Andrew Garfield, Adam Driver e Liam Neeson. Nello staff tecnico gli italiani Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo.