Autopsy, in sala c'è l’obitorio del terrore

Al cinema dall'8 marzo l'horror che è piaciuto a Stephen King e Guillermo Del Toro
Autopsy, in sala c'è l’obitorio del terrore

André Øvredal dirige Autopsy, horror che è arrivato nelle sale italiane l’8 marzo con la benedizione di Stephen King – che lo ha addirittura paragonato ad Alien – e Guillermo Del Toro che ne ha esaltato la regia elegante ed efficace. 

Autopsy ripercorre alcuni degli stilemi tipici dei film sulla casa stregata e gli esorcismi. In un obitorio di una piccola cittadina della Virginia, la polizia porta il cadavere di una giovane donna trovato misteriosamente seppellito in una casa dove si è verificato un pluriomicidio. I due medici legali – padre e figlio interpretati dagli eccellenti Brian Cox ed Emile Hirsch – devono capire i motivi della morte della donna e procedono con l’autopsia. Tra i due cresce la tensione causata dalla scelta del giovane di abbandonare la medicina legale per trovare una propria strada nella vita. 

Per Øvredal si tratta del debutto cinematografico in lingua inglese, scelto dal team di produttori Eric Garcia (sceneggiatore di Repo Man e Il genio della truffa), Fred Berger (La La Land), Ben Pugh e Rory Aitken (Shifty, Welcome to the Punch - Nemici di sangue),

Autopsy è un horror quasi perfetto nella costruzione della tensione mentre i due medici legali iniziano l’autopsia sul corpo della giovane donna, rivelando piano piano inquietanti dettagli sulla sua morte, un po’ meno quando si passa a dover tirare le somme di tutti i fili lasciati in giro. 

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