Nelle sale Scappa - Get Out

Il thriller psicologico prodotto da Jason Blum, per la regia di Jordan Peele, è uno dei film più discussi degli ultimi mesi
Nelle sale Scappa - Get Out

Una coppia di ragazzi fidanzati da qualche mese giunge al momento clou di questa prima fase di conoscenza: lei vuole presentare lui a mamma e papà. Lei è bella e proviene da una famiglia dell’altissima borghesia statunitense. Lui è un fotografo molto quotato ed è… nero. Ecco la premessa di Scappa - Get Out il film uscito fuori dalla casa di produzione di Jason Blum, costato appena cinque milioni di dollari e che in patria ha già fatto strage di cuori di critici e di soldi al botteghino. In Italia, ieri 18 maggio, ha subito scalzato King Arthur dalla piazza d’onore del box office.  
Negli USA appena usciti da una stagione di lotte razziali e battaglie nelle strade, conclusa, forse, con l’elezione di Donald Trump alla massima carica della repubblica federale, l’esordio alla regia di Jordan Peele è un ingranaggio spietato di satira politica che schiaccia tutti i suoi personaggi. Scappa - Get Out è un tesissimo thriller psicologico che dell'horror ha davvero poco. Una sorta di Indovina chi viene a cena? mutato geneticamente con La Fabbrica delle Mogli. Una tensione politica che se sbeffeggia la società americana rende il gioco dell'intreccio troppo presto aperto come una mano di poker a carte scoperte.
Da segnalare l'incipit e la chiusura all'insegna della marcetta degli anni Quaranta Run Rabbit Run, un cast eccellente a partire dal protagonista Daniel Kaluuya che avevamo già visto bravissimo in un incredibile episodio di Black Mirror qualche anno fa e che oggi si conferma, insieme a una mai così inquietante Catherine Keener e il sempre bravo Stephen Root.

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