Il pattinaggio e una vita difficile: ecco lo splendido "I, Tonya"

Il film racconta la storia incredibile di Tonya Harding, ex campionessa statunitense
Il pattinaggio e una vita difficile: ecco lo splendido "I, Tonya"

ROMA - I, Tonya è uno dei film più belli visti alla Festa del Cinema di Roma. Racconta la storia incredibile di Tonya Harding, pattinatrice statunitense dalla vita controversa e coinvolta in un episodio di cronaca che ha segnato la sua carriera e in generale la sua vita. Il film ha una struttura originale, per niente scontata. E ha il ritmo della vita di Tonya: frenetico, quasi irrazionale, a volte violento. La sceneggiatura è scritta sulla base dell'intervista ai protagonisti della vicenda, in primis Tonya e l'ex marito Jeff. Per questo riflette le due versioni dei fatti. E anche del fatto. E cioè l'assurda concatenazione di eventi che ha portato all'aggressione organizzata contro una delle avversarie di Tonya, Nancy Kerrigan. 

I PUNTI DI FORZA - Il film fa luce sugli aspetti tragici della vita di Tonya, senza giustificare le sue azioni, la rende umana. Vuole capire cosa c'è dietro la bad girl, per tanto tempo odiata da quasi tutti.
Per quanto riguarda la regia, è straordinariamente dinamica, non solo nei momenti sportivi. Anche se in quelli eccelle, con movimenti di macchina studiati per spettacolarizzare i gesti atletici e trascinare lo spettatore al centro della scena. Tonya sullo schermo è Margot Robbie. Ecco, la prova dell'attrice australiana è sicuramente il punto di forza del film ed è probabile che le varrà una nomination agli Oscar. Insomma, un film da vedere. Senza se e senza ma. 

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