Esclusivo Dovizioso: «Nato troppo buono ma ora vedo rosso»

«Sono maturato, non penso solo alla pista. Le moto con me migliorano. Però quando uno ha un’etichetta se la porta dietro per tutta la vita...»
Esclusivo Dovizioso: «Nato troppo buono ma ora vedo rosso»© Alessandro Giberti Ph

JEREZ - Andrea Dovizioso, mai pensato di andare a Lourdes? (ride) «Mai creduto nella sfortuna. Chi si nasconde dietro sbaglia. Certo, essere centrato in 2 gare su 3... qualcosa ti fa pensare. Ma succede. Sono tranquillo: non ho sbagliato nulla. Certo, è pesante guardare la classifica e pensare ai punti che avrei potuto avere».

Appare rilassato anche se nelle ultime due gare è stato trasformato in birillo e con l'arrivo di Lorenzo c'è solo un posto tra lei e Iannone in Ducati. E' andato dallo psicologo? (sorride)

«No. E' la conseguenza della maturità. Riesco a vedere la vita in modo diverso. Quella in moto e quella a casa, da babbo. Ho smesso di fare discorsi troppo "chiusi", pensando solo a corse e risultati, un approccio che ti annebbia la realtà. Così arrivano anche più risultati».

La barba è il segno di questa maturità?

«Mi ero stufato di farla quasi tutti i giorni. Temevo che col casco desse fastidio, invece no. E mi piace».

Dovi babbo. Pochi giorni fa ha postato una foto con sua figlia Sara di sei anni: la prima volta in moto insieme. Che effetto fa?

«Non lo faccio quasi mai perché sui Social si sta andando troppo oltre. Non vedo perché condividere con tutti quello che fai in privato. A parte farsi figo, che per me è stupido. Ma è successa una cosa importante: mia figlia in minimoto!»

Emozionato?

«Tanto. Non l'ho organizzato. Amici mi hanno chiesto di portare i figli a provare per la prima volta in moto. C'era Sara. Ha visto i suoi amichetti prepararsi e senza dire nulla s'è vestita. E non è una da moto: fa ginnastica artistica».

Leggi l'intervista completa di Giorgio Pasini sull'edizione odierna di Tuttosport

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