© Alessandro Giberti PhJEREZ (SPAGNA) - L’allievo (l’ultimo arrivato) firma la prima pole, il maestro risponde con la 62ª, riagguantando (a casa sua, sulla pista con una curva intitolata a lui!) il rivale Jorge Lorenzo al vertice della classifica di sempre. Da Nicolò Bulega a Valentino Rossi, le moto parlano l’italiano anche a Jerez e sono targate ancora e sempre VR46. Anche in vista del futuro. Valentino e la sua Riders Academy colora ed esalta il sabato del GP di Spagna. Bulega alla quinta gara (compresa la wild card nell’ultima dello scorso anno a Valencia) firma la pole in Moto3. Il 16enne romagnolo figlio d’arte si conferma il pupillo più emergente dei Valentino’s Boys. Pista conosciuta, avversari tutti dietro, compreso Romano Fenati, il compagno di squadra nello Sky Racing Team VR46 reduce dal successo in Texas e sulla carta partito per conquistare il titolo. Quindi il Dottore risale in cattedra e brucia Lorenzo (122 millesimi) e Marquez (155) con un’ultimo giro clamoroso, per altro annunciato dal miglior tempo nelle libere mattutine e da un gran passo in quelle pomeridiane. E Vale ci riesce con la gomma più dura, dando anche un colpo pesante agli avversari in chiave gara. Più gira più va forte. Sarà una domenica da guastare. E a proposito di gomme, la Michelin vive un’altra giornata hard. Dopo aver dovuto gestire lo scoppio del pneumatico di Baz nei test e lo spappolamento di quello di Redding nelle prove in Argentina, con conseguente cambio di carcassa (più rigida) e sistema di incollaggio del battistrada, ieri la casa francese s’è trovata di fronte a un’emergenza medica che ha causato un ritardo (15 minuti) alle prove della MotoGP. E’ successo che 5 dei suoi 10 uomini addetti al montaggio delle gomme sono stati vittima di intossicazione alimentare. In un mondo sempre più ipertecnologico succede anche questo.