© www.imagephotoagency.itTORINO - «Rossi e Marquez sono stati incredibili». E se lo dice Jorge Lorenzo, che a Silverstone ha firmato alcune delle gare più belle della sua carriera vincendo tre volte, c'è da credergli. Alle spalle dei due fenomeni, però, c'è un nutrito gruppo di sfidanti agguerriti, dal padrone di casa Cal Crutchlow a Maverick Vinales, trionfatore 2016. «Mi è mancato il guizzo in qualifica, ma ci siamo» dice l'ufficiale Yamaha, che ha preceduto la coppia Ducati con Lorenzo e Andrea Dovizioso a mostrare un buon ritmo che lascia ben sperare in vista della gara. «È stata una giornata difficile - sostiene il forlivese, secondo nel Mondiale - ma siamo veloci e non siamo lontani da Crutchlow, Marquez, Rossi e Vinales. Il calo di gomme qui è sensibile, in gara, può succedere di tutto». A dirlo è il pilota che meglio di tutti ha saputo gestire la distanza di gara, con strategie perfette nei successi al Mugello, Barcellona, pure in Austria. Dovizioso spiega poi che la strategia di gara sarà perfezionata dopo il warm up: «Dipende dal feeling: se sento di poter attaccare, non mi tirerò indietro, altrimenti penserò alla classifica, in un'annata del genere ogni zero può pesare tanto».
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