MotoGp, Lorenzo: «Biscottone? Gli italiani hanno aiutato Valentino Rossi»

Il pilota spagnolo: «Se mi piacerebbe avere un giorno Marquez in squadra? Perchè no. Rossi non è mio amico, è un rivale»

TORINO - La risposta è arrivata ed è stata tutt'altro che amichevole. Il neo campione del mondo di MotoGp Jorge Lorenzo non ci sta a passare per il 'cattivo' di turno e risponde per le rime alle accuse di Rossi: «Lui parla di un accordo fra me, Marquez e Pedrosa, ma se andiamo a guardare la gara di Valencia, gli unici che avevano chiaramente detto che avrebbero aiutato Valentino sono stati i piloti italiani. E mi sembra che in gara abbiano fatto proprio questo, facendolo passare senza ostacolarlo in alcun modo».

I TEMPI SUL GIRO - Il pilota spagnolo ha parlato a Deportes Quatro del suo quinto titolo iridato ai danni del compagno di squadra, Rossi. «Considerato il ritmo che Valentino ha tenuto domenica, in cui ha fatto non più di due giri in 1'31", mentre i primi tre hanno fatto più di 20 giri in 1'31", se fosse partito in prima o seconda fila non avrebbe cambiato di molto la storia», ha proseguito Lorenzo. «Se mi piacerebbe avere Marquez in squadra? Perchè no. Rossi non è un mio amico, ma il mio rivale, ma non è un nemico, perché io non ho mai avuto nemici. I piloti con i quali vado d'accordo? Con Toni Elias e recentemente con Pedrosa. Anche con Valentino prima di Sepang avevo un buon rapporto, così come con Marquez».

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