Aprilia, la piccola-grande impresa profuma d'Italia

Nel GP d'Argentina delle cadute e delle polemiche la Casa di Noale è riuscita a portata a punti, con Bradl nella top-10, entrambe le nuove moto alla seconda gara di vita
Aprilia, la piccola-grande impresa profuma d'Italia© AG ALDO LIVERANI SAS

TORINO - Andrea Iannone che gioca a bowling con Andrea Dovizioso, Valentino Rossi che non si trova con la seconda moto (meglio dire gomma) ma beneficia di un podio che lo rimette subito in corsa per il Mondiale mentre Jorge Lorenzo va a terra, Marc Marquez che conferma la sua ritrovata verve con Dani Pedrosa di nuovo relegato al ruolo di seconda guida. Nel GP (d’Argentina) che segna in diversi modi la vita di separati in casa per Ducati, Yamaha e la stessa Honda, è passata inosservata la piccola-grande impresa dell’Aprilia, che alla seconda gara di vita porta entrambe le RS-GP (la prima vera MotoGP di Noale) a punti, una anche nella top-ten: Stefan Bradl 7°, Alvaro Bautista 11°.

Certo, direte: davanti sono caduti in nove. Vero, ma come ha detto onorevolmente lo stesso Lorenzo ieri, chi cade ha torto, chi sta in piedi ha ragione. Non solo. Bradl s’è messo dietro la Yamaha factory di Smith, Bautista (nonostante una scivolata) la Suzuki di Aleix Espargaro. Fa bene il responsabile Romanio Albesiano ad esultare, ma ancor più a mantenere i piedi per terra e la testa bassa: «La crescita c’è. Non ci illudiamo, ma sappiamo di poter migliorare ancora». L’Italia delle due ruote sta davvero rialzando la testa anche in MotoGP.

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