MotoGP, ali vietate: Ducati pronta a dare battaglia

A poche ore dalla partenza del GP di Spagna la GP Commission decide di vietare le discusse appendici aerodinamiche per il prossimo anno. È una mossa contro la Ducati. Il manager Ciabatti: «C'è spazio per lottare»
MotoGP, ali vietate: Ducati pronta a dare battaglia

JEREZ (SPAGNA) - Era nell'aria, ma neppure la Ducati si aspettava una presa di posizione così netta. Alla vigilia del GP di Spagna, che fra poche ore scatterà con Valentino Rossi in pole e Andrea Dovizioso ad aprire la seconda fila con una Desmo16GP un po' in difficoltà sull'asfalto di Jerez, la GP Commission ha deciso di vietare le discusse alette per la prossima stagione. Ha prevalso la tesi dei giapponesi di Honda e Yamaha in primis, secondo i quali le appendici aerodinamiche introdotte pesantemente dalla Ducati di Gigi Dall’Igna sono pericolose. La Casa di Borgo Panigale lo considera un pretesto (nato soprattutto dopo il contatto tra Iannone e Marquez alla prima curva del GP d’Argentina, nel quale un’aletta della Ducati ha tranciato la telecamera posteriore della Honda) per fermare lo sviluppo che per prima ha introdotto e del quale quindi gode un vantaggio sugli altri ed è pronta a dare battaglia. «Ho appena letto il comunicato - afferma il project manager Ciabatti -. Dico solo che c’è spazio per lottare e cambiare ancora le cose».



In fondo le alette, usate soprattutto per evitare l’impennamento delle moto, stanno rendendo la MotoGP sempre più simile alla Formula 1. E proprio il Circus della auto insegna che quanto deciso in F1 Commission viene poi stoppato o cambiato quando i costruttori si siedono al tavolo e devono trovare l’unanimità per votare. Succederà così anche nelle due ruote?

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