© LaPresseMILANO - «Non vincere questo Mondiale mi è dispiaciuto ma mi è dispiaciuto di più non vincere quello dell'anno scorso. Quest'anno sono stato un po' sfortunato, ho sofferto delle scorie dell'anno passato che sono state molto, molto difficili da digerire e ancora non ce l'ho fatta del tutto. È stata dura, fino alla prima vittoria di Jerez» e poi «sono stato sfortunato: il crocevia del campionato è stato il Mugello se non si fosse rotto sarei stato in lotta. E quando sei in lotta è diverso. Quando sei a 30 punti è facile, ma quando sei a 5 anche per l'altro diventa tutto più difficile». Lo ha detto Valentino Rossi a Radio Deejay.
EMOZIONE - «L'atmosfera che c'è sulla griglia è il massimo», ha continuato, assicurando che l'emozione che prova da tanti anni «è sempre la stessa: prima della partenza cerchi di ripassare come è fatto il circuito. Le prime curve sono fondamentali, la gara è lunga e di solito mi piace farla tutta: se faccio un errore mi dispiace moltissimo, non voglio sbagliare proprio all'inizio», ha detto a proposito della sua strategia di gara. Altrettanto emozionante è «lavorare con i giovani: ci alleniamo insieme e sto benissimo con loro», ha detto a proposito della sua Academy.
I RIVALI - «Con Lorenzo i nostri rapporti si sono rovinati alla fine del 2015 perchè abbiamo litigato. Poi da lì il nostro rapporto non è più decollato. Dopo Valencia ci siamo abbracciati, mi ha detto che ha avuto sempre rispetto per me», ha raccontato. «Con Vinales andrà sicuramente meglio», ha ammesso. «Marquez? Dà sempre il massimo per vincere, ma fra di noi non ci sarà più niente, al di là di un normale rapporto di lavoro», ha assicurato.