MotoGp, a Jerez il Comune contro le Ombrelline

Il Consiglio Comunale approva un messaggio da inviare alla Dorna, nel quale si chiede di non utilizzare il corpo e l'immagine della donna come richiamo sessuale per fini pubblicitari
La "ombrellina" più sexy si chiama Eva Padlock

JEREZ - Nel Gp di Jerez, in calendario il prossimo 7 maggio, potrebbero non esserci le Ombrelline. O almeno così sarà se la Dorna recepisse il messaggio inviato dal Consiglio Comunale della città andalusa. È stato qui che Kika González, consigliere di “Ganemos Jerez” (formazione politica locale legata a “Podemos”) ha proposto una delibera in Consiglio, nella quale si chiede, anche alla Dorna tra gli altri, che nelle iniziative sul circuito non vengano sfruttati l’immagine e il corpo e l’immagine delle donne come «richiamo sessuale» e lo rappresentino come una «merce» per attirare «l’attenzione del pubblico». La delibera ha incontrato il voto favorevole del consiglio ed è stata subito indirizzata alla Dorna, che ora dovrà prendere una decisione in merito.



ATTIVISTE La decisione del Consiglio comunale ha ricevuto un ampio consenso dalle forze politiche locali, ed è stata festeggiata e invocata anche da diversi collettivi femministi della provincia, giunti in Comune con cartelli e striscioni per far valere le loro motivazioni. Secondo gli attivisti di Ganemos, inoltre, la pratic delle ombrelline in pista andrebbe sia contro il codice di regolamentazione audiovisuale dell’Andalucia, che contro il testo sull’uguaglianza dei diritti tra uomini e donne, nonchè contro il codice generale della pubblicità spagnolo secondo il quale sono «illeciti i messaggi che presentano le donna in maniera vessatoria».

 

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