MotoGp: al Mugello continua la battaglia Rossi-Viñales

Immediata rivincita tra le due Yamaha: il "Dottore" vuole vincere, ma l'avversario è il "Top Gun" delle moto
MotoGp: al Mugello continua la battaglia Rossi-Viñales© ANSA

MUGELLO (FIRENZE) - GP d’Italia, nuovo atto della battaglia tutta blu tra Valentino Rossi e Maverick Viñales. Il sabato del villaggio sulla collina dei motori al Mugello disegna l’immediata rivincita tra il due Yamaha, acciaccato ma così motivato dalla lotta interna da collezionare un uno-due nelle qualifiche nonostante la pista disegnata per il motore Ducati e la stravoglia (troppa) di Marc Marquez, che colleziona uscite nella ghiaia ed errori di strategia, come seguire nel tentativo buono per la pole la M1 satellite di Zarco, più lenta della sua Honda, finendo quarto, in seconda fila. Evidentemente paga davvero un po’ la crescita interna di Dani Pedrosa (quinto) e soprattutto la nuova leadership iridata del grande rivale di gioventù Viñales.

Mugello: pole Viñales, Rossi secondo 

IL TOP GUN DELLA MOTOGP - E’ il Top Gun della MotoGP che si prende la pole, la terza della stagione e nella top class (14ª in carriera), nonostante il braccio destro dolorante per la brutta caduta di ieri. Una pole perentoria, con tre decimi di vantaggio su un Valentino supefaciente, che messa a posto la moto e allentato il dolore per la terribile botta di una settimana fa durante un allenamento di motocross, s’è messo in testa molto più dell’atteso casco speciale per la gara di casa, dedicato a Francesco Totti (un highlander e simbolo dello sport come lui) e l’amico scomparso Nicky Hayden). Vuole vincere Rossi. Al Mugello che era suo fino al 2008 e che poi gli ha riservato quasi solo colpi di sfortuna e delusioni. Per cancellare subito lo “zero” di Le Mans, la caduta nell’ultimo giro quando era in lotta con Viñales. Deve dare un segno, Valentino. E oggi c’è giù riuscito, come dimostra la grande qualifica ma anche il primo e secondo tempo nelle due sessioni di prove libere (nonostante una scivolata «stupida» nel finale), dimostrando quindi un gran passo. Sì, sarà un GP d’Italia caldissimo.

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