MotoGp, Rossi: «Per il ritorno punto a Motegi, ma non faccio previsioni»

In un'intervista esclusiva il pilota di Tavullia ripercorrerà con Guido Meda i momenti della sua caduta, avvenuta una settimana fa
MotoGp, Rossi: «Per il ritorno punto a Motegi, ma non faccio previsioni»

ROMA - «Nella mia testa ho pensato a Motegi, ma adesso tutte le previsioni sono un prenderci, perché bisogna vedere come sta la gamba, come reagisce al lavoro, se possiamo spingerla un po’, muoverla, se non si gonfia, bisogna vedere come sto io per il resto». Valentino Rossi, intervistato in esclusiva da Guido Meda (in uno speciale che andrà in onda oggi alle 18.45) parla dei tempi di recupero dall’infortunio di una settimana fa: a seguito di un incidente si è fratturato tibia e perone. Infortunio molto simile a quello del 2010. All’epoca Vale rientrò dopo una quarantina di giorni, quest’anno in un primo momento pensava di bruciare tutte le tappe e tornare in pista ad Aragon, a sole 3 settimane dall’operazione. «L’altra volta sono tornato in pista dopo 40-41 giorni al Sachsenring, e quindi più o meno ci saremo con la tempistica di Motegi. Aragon è molto prima, perché sarebbe tipo tre settimane dopo l’incidente, quindi sarà veramente difficile. Però noi ci proviamo, tutte le mattine proviamo, lavoriamo e vediamo» ha aggiunto.


LA DINAMICA Poi Rossi ha spiegato a Meda passo per passo la fatale caduta: «Sono andato a fare un giro di Enduro con i miei amici e con gli altri piloti dell’Academy. È un giro che facciamo da quando avevo 18 anni, mi portava mio padre con i suoi amici quando lo facevano anche loro da giovani. Quindi è una cosa che ho fatto duecento volte - ha precisato - eravamo quasi alla fine, eravamo in una discesa abbastanza ripida, stavamo andando giù piano sulle pedane in seconda, solo che c’era uno scalino roccioso. Quando ho preso lo scalino mi si è mosso il manubrio come se avessi preso un sasso, una cosa del genere. Sulla sinistra io sono andato giù col piede a destra, solo che c’era uno sbalzo e quindi quando il piede ha toccato con tutto il peso del mio corpo e della moto sopra si è rotta la gamba. Mancavano 400 metri alla fine del giro».

NIENTE MISANO - «Non essere a Misano è la cosa che mi dispiace di più oltre al campionato. Ma c'è Dovizioso che corre con la Ducati e altri piloti italiani in Moto2 e Moto3. Mi dispiace per tutti i miei tifosi, ma si divertiranno lo stesso: sarà una bella giornata di gara», ha detto ancora il Dottore che ha invitato i tifosi ad andare ugualmente a Misano per assistere al GP. «Se fossi un tifoso andrei ugualmente e mi dispiacerebbe non vedere Valentino, ma è una grande emozione lo stesso. Non penso che ci saranno molte defezioni domenica», ha concluso.

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