MotoGp, Puig: «Non è mai un buon segno avere fretta»

Riguardo i rinnovi dei suoi piloti il team manager della Honda è stato chiaro
MotoGp, Puig: «Non è mai un buon segno avere fretta»

TORINO – In casa Honda, archiviati i primi test di Sepang, si cerca di guardare al futuro visto che i due piloti HRC sono entrambi in scadenza di contratto. Il nuovo team manager Alberto Puig ammette però che la casa nipponica non ha fretta di risolvere la questione. «Ora non è il momento di parlare dei rinnovi, è il momento di lavorare e vedere come si evolverà il mercato. La priorità è vedere come va la moto e come si sentono i nostri piloti anche in altre piste». Ha detto al sito delle MotoGp.

STRATEGIE «Per il momento abbiamo il miglior pilota, e questo è un vantaggio. Per ora è qui e non è il caso di essere nervosi prima del tempo. La verità è che ogni anno va tutto più veloce. Ma se si ha tanta fretta, non è mai un buon segno». Parlando dei suoi piloti Puig ha proseguito: «Marquez ha un grandissimo talento, è forte da un punto di vista mentale e riesce a fare la differenza grazie alla sua costanza. Che la moto vada bene o meno, lui è sempre lì. Fa la differenza, salva la situazione e fa risultati quando tutto non va bene. A livello psicologico è inattaccabile». Su Pedrosa ha aggiunto: «Conosco molto bene Dani, sono quello che l’ha aiutato a iniziare a correre, a vincere molte gare e tre titoli mondiali. Abbiamo passato dei bei momenti insieme, fu la mia prima esperienza da manager quando ho appeso il casco al chiodo. Ora siamo di nuovo nella stessa squadra, in una posizione differente. Il mio lavoro sarà quello di aiutarlo ad ottenere i migliori risultati possibili. Guiderò entrambi i piloti nella stessa maniera, l’unico vantaggio è che lo conosco e so che ha un grande potenziale».

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