© Getty ImagesTORINO – È tornato a parlare anche Jorge Lorenzo, a una settimana di distanza dal prossimo gran premio negli Stati Uniti ad Austin. Il pilota mairochino lo ha fatto a Madrid in occasione della presentazione del suo libro “Lo que aprendí hasta los 30”. Tanti gli argomenti trattati, mentre sull'ormai famoso scontro di Termas de Rio Hondo tra Marquez e Rossi, il ducatista è chiaro: «Sono qui per parlare del mio libro, non per discutere di quel fatto. È una questione loro. Sono cose che succedono nelle corse. Ci sono attriti, ci sono persone che sono in disaccordo con gli altri. Tutto questo tra un mese sarà un ricordo. Nessuno ne parlerà, sono abituato a vivere situazioni come questa, dall’esterno e dall’interno. Rossi è molto intelligente dentro e fuori pista. Ha molti seguaci e questo aiuta molto. A livello comunicativo ha quel talento che funziona».
DUCATI Lorenzo è tornato a parlare del difficile rapporto con la Ducati e con il compagno di squadra: «Tutti sanno cosa posso fare quando mi sento bene con la moto. Farò del mio meglio per essere bravo con la Ducati. Vorrei finire la mia carriera in Ducati, ma devo trovarmi a mio agio e ottenere risultati. Sembra che il rapporto sia cambiato, ma è lo stesso di qualche mese fa. Nelle ultime cinque gare, ad eccezione di Phillip Island, ho combattuto nelle prime cinque posizioni». Sulla ricerca della prima vittoria Lorenzo ha aggiunto: «È vero che è un’ossessione ed è per questo che, a partire da quest’anno, ho provato a dare un altro tocco alla mia preparazione. Ora do più importanza alla dieta, ho aumentato il numero di ore di allenamento a settimana. Al momento non si sta concretizzando nei risultati questo grande sforzo che sto facendo da parte mia, ma non ho dubbi che sarà solo questione di tempo. Il binomio Lorenzo-Yamaha ha dato ottimi risultati, molte vittorie e titoli, l’anno scorso stavo per vincere la mia prima gara, mi è sfuggita in alcune gare».