Ciabatti: "Alla Ducati Marquez non serviva. Dall'Igna ha cambiato tutto"

Il ds di Borgo Panigale: "Ricordo il 2013 e la crisi, dissi a Gigi 'Ma che aspetti a venire da noi?'. Marc è un onore averlo e un onere da gestire. Nel 2025 su moto ufficiale? È tutto aperto"

ROMA - Marc Marquez per la Ducati è un arrivo diverso dagli altri. Un nome pesante che si accasa a un team satellite, perché al momento a Borgo Panigale i campioni non mancano. Lo ha sottolineato anche Paolo Ciabatti, direttore sportivo del team emiliano: “Tutti noi conosciamo il talento di Marc Marquez e penso ci sia ben poco da dire a riguardo - le sue parole in un'intervista a"GPOne" -. A mio avviso, visti i risultati ottenuti in quest’ultima stagione da Ducati, con tre moto davanti a tutti, non serviva aggiungere un ulteriore carico da 90, perché a mio giudizio non c’era questa necessità. Al tempo stesso, da uomo Ducati, penso che per l’azienda sia motivo di grande orgoglio vedere su una Desmosedici un campione come Marc".

Marquez e il team ufficiale

"Marc ovviamente è un vincente e lo dicono i suoi titoli iridati, di conseguenza se ha scelto Ducati è perché vuole tornare a vincere - ha aggiunto Ciabatti -. Per tutti noi sarà una novità e al tempo stesso una situazione da gestire". L'opzione di vederlo passare nel team ufficiale, magari al fianco di Bagnaia, va però tenuta in conto: "Visto che non abbiamo ancora definito i piloti per il 2025, direi senza problemi che Marc sarà uno tra i candidati per il team ufficiale. Ovviamente c’è un aspetto importante da sottolineare, ovvero che dal punto di vista economico non siamo più in quel periodo pre-covid, dove un pilota come lui può percepire ingaggi super milionari".

Il rinnovo di Bagnaia

Dopo aver messo il Mondiale 2023 in bacheca, Ducati potrebbe provare a blindare a lungo Pecco Bagnaia e tenersi stretto il suo campione. Il direttore sportivo di Borgo Panigale ha spiegato che la volontà di proseguire insieme questo percorso anche oltre il 2024 c'è da entrambe le parti: “Adesso ci godiamo la festa a Bologna, poi le vacanze, in seguito parleremo dei contratti ad inizio anno. Quello che posso dire è che sia Bagnaia che la Ducati vogliono continuare assieme questo percorso".

Dal 2013 al 2023: la figura di Dall'Igna

Ciabatti è poi tornato indietro nel tempo, raccontando la svolta che ha portato negli anni la Ducati sul tetto del mondo: "Ricordo molto bene. Era il 2013, la situazione era davvero complessa e non si riusciva a vedere la luce in fondo al tunnel. In accordo con Claudio Domenicali decidemmo di puntare sulla figura di Dall’Igna. Alla fine con Dall’Igna è iniziato un nuovo corso, siamo riusciti a vedere la luce, arrivando ai successi che tutti noi sognavamo. Se ricordo i colloqui con lui? “Assolutamente sì. Gigi è un grandissimo ingegnere e tutti noi conosciamo bene le sue qualità, visto quanto ha saputo dimostrare nel mondo delle corse. Nel 2013, quando ancora era in Aprilia, gli dissi: 'Cosa aspetti a venire da noi?' Alla fine decise di sposare il nostro progetto".

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