Incidente Salom, Ezpeleta: «Lavoriamo per capire cos'è successo»

Il responsabile della Dorna ha parlato all'indomani della tragica morte dello spagnolo: «Nessun team ha segnalato problemi di sicurezza in curva 12»
Incidente Salom, Ezpeleta: «Lavoriamo per capire cos'è successo»© EPA

BARCELLONA - «Al momento non abbiamo spiegazioni sulle cause dell’incidente a Luis Salom». Così Carmelo Ezpeleta, responsabile della Dorna, all’indomani del tragico evento che ha causato la morte di Luis Salom, caduto durante le prove libere di Moto2. Nella conferenza stampa di oggi sul circuito di Montmelò, Ezpeleta ha fatto il punto della situazione insieme a Franco Uncini, responsabile della Commissione Sicurezza delle gare. «Non è un momento semplice, ma è importante spiegare come sono andate le cose - ha esordito Ezpeleta - Subito dopo l’incidente tutti i sistemi di soccorso hanno funzionato bene: l’ambulanza è arrivata subito, lo staff ha lavorato al meglio e il trasporto all’ospedale è stato tempestivo». Tuttavia, spiega il numero uno del Motomondiale, al momento non è possibile spiegare il perché della caduta di Salom: «Per ora non abbiamo spiegazioni dalla telemetria, sappiamo che non stava spingendo al massimo, perciò dobbiamo studiare bene i dati affinché una cosa del genere non si ripeta». Riguardo alla curva 12 e al tratto in asfalto finito sotto accusa, Ezpeleta sottolinea che «dai team non è mai arrivata richiesta di mettere anche lì la ghiaia. Non ci sono mai stati problemi in quel punto»

ASFALTO PER LA F1 A spiegare meglio la questione è stato Franco Uncini: «La Fia ci aveva chiesto di confermare che in quel punto, per le gare di Formula 1, ci fosse l’asfalto necessario per frenare. In alcuni punti è necessaria la sua presenza per consentire ai piloti di controllare la vettura». Come Ezpeleta, anche Uncini conferma che la Commissione sicurezza non ha «mai avuto richieste sulla curva 12, nessuno ci ha segnalato situazioni particolari di pericolo e gli stessi piloti del Motomondiale avevano deciso di mantenere il layout “classico” anche dopo i test di due anni fa, quando avevano provato il tracciato che viene utilizzato in Formula 1, perché quello delle macchine era troppo lento e non sembrava interessante». La sfortuna di Salom, spiega ancora Uncini «è che le protezioni hanno funzionato perfettamente, assorbendo l’impatto della moto, sulla quale però ha sbattuto il pilota».

PILOTI UNITI Nonostante il tragico episodio, spiega Ezpeleta, i piloti sono stati concordi nella decisione di continuare il weekend: «Erano dieci i piloti presenti durante la riunione della Commissione sicurezza. Abbiamo parlato con loro, abbiamo mostrato delle immagini e loro ci hanno posto domande sulla situazione. Alla fine, dopo il sopralluogo in pista, hanno deciso di non utilizzare lo stesso tracciato, ma mai nessuno ha chiesto di non disputare la gara e anche il team di Salom ha detto che avrebbe accettato qualunque decisione». Da risolvere i problemi del nuovo disegno della pista: «Non è ottimale per la MotoGp - ha spiegato Ezpeleta - Dobbiamo cambiare la prima chicane perché il punto di frenata è troppo vicino alle barriere e probabilmente lì saranno proibiti i sorpassi. I piloti ci hanno dato soluzioni sulle barriere e alla fine abbiamo raggiunto il consenso unanime». Uncini ha comunque fatto presente che nella prossima riunione della Commissione verrà stabilità se continuare con il vecchio tracciato o quello nuovo. Ovviamente, il pensiero di Ezpeleta è andato anche alla famiglia e al team del pilota: «Offriremo loro tutto il supporto e tutto l’aiuto di cui hanno bisogno, come abbiamo sempre fatto in questi casi».

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