SS Thailandia, gara: è festa MV Agusta<br />

Il francese Cluzel in sella all’italiana F3 ha la meglio all’ultimo metro sulle Kawasaki di Sofuoglu e Jacobsen. Sesto Baldolini con l'altra MV
SS Thailandia, gara: è festa MV Agusta

Il secondo round del mondiale Supersport in Thailandia ha rispettato la tradizione di una categoria da sempre combattuta e incerta fino all'ultimo giro. Anche oggi è stato spettacolo, grazie a quattro piloti che, molto probabilmente, caratterizzeranno la stagione 2016.
Al via, scatta forte lo statunitense Jacobsen, che si porta dietro le due Kawasaki di Sofuoglu e Krummenacher e le due MV Agusta di Cluzel e dell’azzurro Baldolini.

SCAPPANO IN CINQUE - Al secondo giro cade uno dei favoriti della vigilia, Ratthapong Wilairot mentre due curve dopo Caricasulo tocca la ruota posteriore della MV di Zanetti ed è costretto ad un’escursione fuoripista.
I cinque davanti scappano, con la Honda di Jacobsen a fare da “lepre”, Cluzel e le due Kawasaki del Team Puccetti ad inseguire. Più fatica la fa Baldolini, che perde man mano metri importanti dai quattro di testa. 
Le posizioni rimangono invariate fino a sei giri dalla fine, quando la “danza” dei sorpassi la inizia lo svizzero Krummenacher su Sofuoglu per il terzo posto e Cluzel si avvicina sempre di più a Jacobsen che può sfruttare fino in fondo il grande potenziale del motore della sua CBR.

CONCRETEZZA FRANCESE - A quattro giri dal termine arriva l’attacco di Cluzel sull’americano, che risponde due curve dopo mentre il campione del mondo Sofuoglu ha di nuovo la meglio sul compagno di squadra. Due giri dopo, Cluzel entra “pulito” in staccata su Jacobsen e poi difende la posizione fin sotto la bandiera a scacchi, andando a vincere la sua prima gara del 2016 e portando in alto la MV Agusta tricolore.
Dietro, Sofuoglu e Jacobsen danno spettacolo tra sorpassi, controsorpassi (e un contatto duro ma pulito), con il turco che ha la meglio sul traguardo portandosi a casa 20 punti importanti per la classifica.

ITALIA COSI’ COSI’ - Jacobsen chiude terzo (e un po’ deluso) una gara condotta dall’inizio a poche tornate dal termine mentre Krummenacher non riesce ad essere aggressivo e finisce ai piedi del podio. Quinto Kylie Smith, seguito nell’ordine da Baldolini, Khairuddin, Zanetti, Rea e Jezek. 
Fuori dalla zona punti gli altri italiani.

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