© EFEBURIRAM - Jonathan Rea detta ancora legge: il campione del mondo domina il secondo round di Superbike in Thailandia, dopo essere partito dalla nona posizione in virtù delle nuove regole sulla griglia di partenza in gara2. Mai in discussione la sua vittoria, nonostante l’accesa battaglia nei primi giri con le Ducati di Marco Melandri e Chaz Davies. Il pilota italiano alla fine strappa il terzo posto, di nuovo alle spalle di Tom Sykes, che come ieri beffa il ravennate proprio all’ultima curva. Per Davies, caduto nelle fasi iniziali della gara, arriva il sesto posto. Brividi per Lorenzo Savadori, protagonista di una brutta caduta che ha momentaneamente fermato la gara. Per il rider dell’Aprilia solo qualche contusione, oltre a un grande spavento.
RIMONTA REA Al via Melandri, stavolta primo sulla griglia di partenza, parte bene emantiene la prima posizione, inseguito da Davies e Rea, che dalle retrovie recupera subito il gruppo di testa. Il britannico della Ducati scivola durante il terzo giro nel tentativo di superare il compagno di squadra e riparte in fondo al gruppo, mentre Rea - poco dopo - riconquista la prima posizione. Più indietro l’Aprilia di Savadori si blocca per un problema tecnico, e scaraventa a terra il pilota italiano.
GARA FERMA L’olio sulla pista rende inevitabile la sospensione della gara: al nuovo via (con lo schieramento dato dalle posizioni al momento dello stop) Melandri prova l’attacco a Rea, che però chiude le porte e si invola. Sykes è terzo alle spalle dell’italiano poi in sequenza scivolano Bradl, Laverty e Krummenacher, mentre Camier è costretto a fermarsi per problemi alla moto. Situazione che aiuta la rimonta di Davies che poi si blocca in sesta posizione. Nessun problema per Rea che mette la firma sulla quarta vittoria in quattro gare; all’ultima curva, invece, Melandri subisce come ieri il ritorno di Sykes e finisce terzo, ancora una volta con un pizzico di amarezza. Dietro di lui Lowes e Torres, nella top 10 anche Hayden, Fores, Ramos e Reiterberger.