Kalle Rovanpera spopola nei rally. Figlio d’arte e campione a 16 anni

Suo padre Harri ha corso a lungo nel Mondiale. Lui ha imparato a guidare a otto anni. Anche la Pirelli tra i sostenitori
Kalle Rovanpera spopola nei rally. Figlio d’arte e campione a 16 anni

TORINO - Nel mondo dei motori i riflettori sono puntati, e non da oggi, su Max Verstappen. E’ lui il giovane che spopola in Formula 1. Il titolo di più giovane pilota di Formula 1 resterà suo anche dopo il debutto, l’anno prossimo, di Lance Stroll, un altro baby. Ma anche il mondo dei rally, nonostante qualche difficoltà (la Volkswagen che si ritira, ad esempio), propone una storia del genere. E’ quella di Kalle Rovanpera, 16 anni, finlandese, che ha vinto il titolo nazionale della Lettonia con la Skofa Fabia R5. Perché, ci si chiederà, è andato a correre nel Paese baltico? Perché è l’unico (o uno dei pochi) in cui le regole permettono a un sedicenne di essere al via del campionato nazionale. Naturalmente può guidare solo nelle speciali, ovvero sulle strade chiuse al pubblico, mentre nei trasferimenti deve sedersi al posto del copilota e lasciare a quest’ultimo il compito di guidare l’auto. 

YOUTUBE - Kalle è un figlio d’arte. Suo padre Harri ha corso a cavallo dei Anni Novanta e Duemila, ha pure vinto un rally iridato, 15 volte si è piazzato sul podio. Dopo il ritiro, si è dedicato al figlio (nato nel 2000). Ci sono video su Youtube (messi dal padre) che lo ritraggono già a 8 anni. Guida su ghiaccio e fango con l’entusiasmo tipico di un bambino (quale era a quell’età) che si sta divertendo un mondo. Poi i video lo ritraggono a 10 anni, oppure alla scuola di una grande (quattro volte iridato) come Juha Kankkunen. Il suo navigatore è un veterano, si chiama Risto Pietilainen ed era stato navigatore anche del padre. Anche questo fa parte dello stesso “piano”. Costruire un campione a tavolino. Come Verstappen, come Stroll. 

PROFILO - Per, per adesso, tiene un profilo basso: «Voglio arrivare nel Mondiale - dice - ma non ho fretta, sarà un processo passo per passo. Per ora sono già sorpreso e felice dei progressi ottenuti». Molti sono al suo fianco, anche la Pirelli, che crede da sempre nei giovani: «Per noi è una priorità - spiega Paul Hembery - sostenere i giovani, sia in pista sia nei rally. Ed è incoraggiante vedere emergere un talento in maniera così eclatante». Se sono rose, fioriranno.

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