Maserati: le più belle dei 100 anni

Si chiama "MASERATI 100 - A Century of Pure Italian Luxury Sports Cars" e ripercorre il percorso della Casa automobilistica italiana attraverso l’esposizione di alcuni tra i modelli da strada e da pista più significativi. Allestita nella avveniristica struttura del Museo Enzo Ferrari, a pochi metri di distanza dalla sede della Maserati in Viale Ciro Menotti, resterà aperta al pubblico fino a gennaio 2015. Per il valore storico dei modelli esposti, si tratta della maggiore rassegna di vetture Maserati mai organizzata al mondo. Le vetture Maserati stabilmente esposte sono 21 e una trentina in totale quelle che il visitatore potrà ammirare nell’arco dei 6 mesi dell’apertura della mostra. Una decina di esemplari, infatti, cambieranno a rotazione per permetterne la partecipazione nei prossimi mesi alle numerose manifestazioni che ricorderanno il Centenario Maserati nel mondo intero. Rivivono nell’esposizione modenese le due anime dell’azienda: quella “sportiva”, che ha caratterizzato i primi anni di vita fino agli ultimi anni Cinquanta, e quella successiva, dedicata ai modelli stradali, che ne ha sancito la piena maturità come Casa automobilistica.  Tra i pezzi forti della mostra ci sono infatti automobili come la Tipo 26, la prima vettura a fregiarsi del marchio Maserati; e la V4 Sport Zagato, che stabilì il record mondiale di velocità nel 1929 con Baconin Borzacchini, ricarrozzata nel 1934 da Zagato e premiata nel recente Concorso d’Eleganza di Villa d’Este. Non poteva naturalmente mancare la Maserati 250 F vincitrice del Campionato del Mondo  di Formula Uno con Juan Manuel Fangio nel 1954 e nel 1957, anno in cui l’asso argentino trionfò dopo una rimonta furiosa nell’epico Gran Premio di Germania sul circuito del Nürburgring. Una formula uno leggendaria, che contribuì a costruire il mito della Casa del Tridente negli anni Cinquanta. Stirling Moss, presente all’inaugurazione della Mostra, con questa monoposto ottenne alcuni dei suoi successi più importanti, basti pensare ai gran premi di Monaco e Italia nel 1956. Impossibile poi non menzionare la Tipo 60 “Birdcage,” anch’essa tra le macchine guidate da Moss. Questa celebre biposto sport a motore anteriore, geniale risposta italiana all’evoluzione dei telai da competizione, realizzata saldando decine di sottili tubi metallici per garantire rigidità e leggerezza, schierata in pista da diverse scuderie private, diede lustro a Maserati ottenendo numerose vittorie a partire dal 1959. Passando alla produzione stradale, tra le vetture esposte c’è un modello che, per quanto in serie limitata e in maniera ancora artigianale, rappresenta la prima Maserati stradale: l’A6 1500 del 1947 carrozzata da Pinin Farina, realizzata partendo da un motore da competizione. Si trattò di un primo tentativo, una sorta di prova generale, che anticipava il futuro della Casa modenese. Facendo un salto temporale in avanti, troviamo esposta la 3500 GT del 1957: la prima vettura granturismo. La capostipite che negli anni a venire darà il là alla produzione di altri importanti modelli coupé e spyder Maserati, destinati a lasciare il segno nella storia dell’automobile. E poi c’è la prima serie della “berlina più veloce al mondo,” la Quattroporte del 1965 appartenuta a Marcello Mastroianni. 

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