Rivoluzione CarPlay: ora ci sono Waze e Google Maps

Apple rilancia la sua interfaccia trasformandola finalmente in una piattaforma aperta che può ospitare una miriade di applicazioni indipendenti: per la musica ora c'è addirittura Google Play Music
Rivoluzione CarPlay: ora ci sono Waze e Google Maps

La svolta era attesa ed è arrivata, a conferma che l'azienda di Cupertino punta con estrema decisione alla sua piattaforma Apple CarPlay come interfaccia totale e completa tra smartphone e auto. Grazie all'arrivo di iOS 12, il nuovo sistema operativo che di fatto pilota tutte le estensioni di ogni iPhone, Apple CarPlay supera in un colpo solo tutte le limitazioni imposte finora dall'azienda californiana: mappe di terze parti, una miglior comunicazione con app di sviluppatori indipendenti, una sequenza di avvio più veloce e animazioni più rapide.

Restano le innovazioni introdotte dalla precedente generazione di CarPlay, ovvero un numero di 8 icone su due file di quattro nella prima schermata , a cui ne seguono ulteriori con la stessa logica a scorrimento di iPhone e iPad. Finalmente a disposizione sul lato sinistro dello schermo una barra di navigazione veloce che visualizza le icone delle app usate più di frequente, senza contare la nuova funzione destinata al pulsante Home, basta poi un tocco per scorrere velocemente tutte le schermate che racchiudono le icone, velocizzando l'accesso come mai visto finora. Ma il nuovo CarPlay basato su iOS 12 acquista la più importante delle caratteristiche, la libertà.

Finalmente sul suo dashboard avremo a disposizione davvero tutte le applicazioni che ci interessa utilizzare, senza imposizioni. Basterà collegare l'iPhone (con Google Maps installato) a un sistema di infotainment compatibile con CarPlay e vedere spuntare nella sezione di navigazione i vari servizi utilizzabili. Google è stata la prima a muoversi per sfruttare questa nuova possibilità, proponendo, finalmente agli utilizzatori diCarPlay anche la possibilità di usare Waze, la app di navigazione social di gran lunga più popolare al mondo.

Rispetto al passato e la visualizzazione classica sarà possibile proiettare all'interno della propria vettura servizi finora apertamente osteggiati da Apple, cominciando da Whatsapp fino a TomTom e Sygic, senza contare le nuove librerie musicali che si rendono disponibili. Finora abbiamo avuto a disposizione solo Spotify e TuneIn, ma IOS 12 sblocca Amazon Music e soprattutto Google Play Music. La sua interfaccia è stata ripensata per l'utilizzo in auto, è organizzata in quattro categorie principali, con la schermata Home permette di visualizzare i brani più ascoltati. L'accesso a tutto il catalogo avviene attraverso la scheda "Libreria Musicale", ma sono accessibili anche le stazioni radio.

Apple CarPlay nasconde però anche un'altra novità sostanziale, forse clamorosa per chi come Apple ha sempre visto questo sistema come una appendice dello smartphone, ed ora evidentemente cambia idea. Per garantire il funzionamento senza nessuna interruzione a prescindere dalla qualità del segnale delle reti cellulari, le app ora hanno a disposizione un sistema di buffering, ovvero possono utilizzare una memoria temporanea per evitare interruzioni in caso di caduta di linea.

Se forse sorprende il tasso di adozione, ovvero la velocità con cui sta crescendo il numero di automobilisti europei che utilizzano CarPlay, non si discute più sulla efficacia della sua interfaccia e dei comandi vocali per aumentare drasticamente il livello di sicurezza alla guida. Sorprende favorevolmente anche il costo e l'intelligenza di alcune case automobilistiche come Mazda, che rende disponibile CarPlay attraverso un aggiornamento al prezzo di 250 euro, integrandolo nel sistema infotainment MZD Connect, ma non solo ordinabile come accessorio per una nuova vettura, ma anche per le auto già in circolazione ed equipaggiate con lo stesso impianto multimediale. Destinato ora a contenere una libertà di utilizzo mai vista.

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