Ferrari 312B, un docufilm racconta la sua storia leggendaria

Il lungometraggio che racconta la storia della rinascita di una delle monoposto più importanti del Cavallino Rampante, sarà nelle sale italiane dal 9 all'11 ottobre

ROMA - Il weekend di festeggiamenti per i 70 anni del Cavallino Rampante è appena terminato, con una serie eccezionale di eventi che hanno celebrato una storia inimitabile. Storia fatta di tanti momenti entrati poi nella leggenda ma anche di altri meno luminosi, quando i piloti venivano richiamati dal dio della velocità o quando le auto da corsa non erano veloci come avrebbero dovuto essere. La Ferrari 312B è figlia di uno di questi momenti, poiché sostituiva la sfortunata 312 F1 che in quattro stagioni aveva raccolto solo tre successi.

Così la 312 B era chiamata a risollevare le sorti sportive della Ferrari nel Campionato Mondiale del 1970. Il progetto era totalmente nuovo e la grande novità era il motore a 12 cilindri a cilindri contrapposti, con un angolo tra le bancate di 180°. Una soluzione che consentiva di abbassare il baricentro e di aumentare la potenza, grazie all’intrinseco bilanciamento di questo tipo di propulsore. Anche se non vinse mai il titolo, questa monoposto pose le basi per i successi della seconda metà degli anni Settanta.

Oggi, a quasi cinquanta anni di distanza dal suo debutto, la Ferrari 312B è rinata grazie alla passione dell’imprenditore ed ex pilota Paolo Barilla che ha voluto riportarla in pista per farla gareggiare ancora una volta sul circuito di Montecarlo nella competizione riservata ogni due anni alle auto storiche, il Grand Prix de Monaco Historique. Il restauro della monoposto è stato affidato a Mauro Forghieri – colui che l’aveva progettata – e agli esperti del team di Motortecnica.

Ma Ferrari 312B è anche un docufilm diretto da Andrea Marini, che sarà visibile nelle sale italiane per soli tre giorni, dal 9 all’11 ottobre, dedicato alla storia e al restauro di questa mitica Ferrari. Nella seconda clip in esclusiva estratta dal film parla proprio il suo “papà” Mario Forghieri, seguito da Jacky Ickx che l’ha portata in gara sfiorando il titolo mondiale nel 1970 e dall’esperto Giorgio Terruzzi.

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