Honda, Yamaha e BMW: accordo sulla sicurezza<br />

I primi sistemi “condivisi” saranno introdotti sui veicoli delle tre Case entro il 2020
Honda, Yamaha e BMW: accordo sulla sicurezza

Tre “colossi” delle due ruote stringono un patto per la sicurezza stradale. Non capita tutti i giorni di vedere tre grandi Case rivali del mondo del motociclismo accordarsi per un obiettivo comune. 

TRIO MONDIALE - A meno che non si parli di sicurezza. Honda, Yamaha e BMW, infatti, hanno siglato con una stretta di mano un accordo che le vedrà impegnate insieme con l’obiettivo di incrementare la sicurezza della circolazione stradale. Come? Attraverso l’utilizzo sempre più consistente di dispositivi tecnologici montati sui loro prodotti.

AVVISO PER AUTOMOBILISTI - Oltre a quelli già esistenti, in questi ultimi tempi si parla molto della scarsa percezione del mezzo a due ruote da parte degli automobilisti: per questo motivo, attraverso l’ITS (Intelligent Trasportation System), le tre Case stanno pensando ad un “avviso digitale” utile per i conducenti di veicoli a quattro ruote all’avvicinamento di un mezzo a due ruote.

DUE RUOTE POCO "OSPITALI" - Aumentare il numero di dispositivi presenti sulle due ruote non sarà comunque facile: rispetto alle auto sono limitate dal minor spazio a disposizione e dall’esposizione alle intemperie, che limita il potenziale di utilizzo e alloggiamento. Importante sarà poi studiare sistemi che prendano in considerazione le dinamiche di guida dei dueruotisti, di certo differenti da quelle di chi utilizza un’auto. 

L’obiettivo dei tre Costruttori e di tutti i produttori iscritti all’ACEM (associazione europea) è di introdurre i sistemi studiati insieme entro il 2020. Per farlo, Honda, Yamaha e BMW inizieranno a lavorare già dai prossimi mesi.

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