Qualsiasi motociclista tende a guidare la propria moto in maniera prudente e giudiziosa per evitare di incappare in eventuali incidenti. Tuttavia, anche se si è costantemente vigili e con gli occhi sempre fissi sulla strada, non sempre si riesce ad evitare il peggio.
Proprio per questo motivo Bosch – uno dei maggiori produttori di componenti per veicoli al mondo – ha sviluppato Help Connect, un’app per l’assistenza in caso di emergenza.
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Ma come funziona? Stando alle informazioni rilasciate da Bosch, Help Connect è una soluzione integrata – che può essere abbinata alle più classiche app per bici o moto - in grado di combinare il rilevamento automatico degli incidenti, la funzione di chiamata di emergenza e il sistema di risposta personale in caso di emergenza.
Una volta scaricata e attivata, l’app – già disponibile negli store online - accede ai dati rilevati dai sensori nello smartphone e utilizza un algoritmo per rilevare automaticamente gli incidenti. In caso di emergenza, dunque, Help Connect avviserà immediatamente i servizi di pronto intervento tramite il call center dedicato, inviandoli subito sul luogo dell'incidente.
Una soluzione, questa, utile non solo per risparmiare tempo prezioso dopo un sinistro, ma anche per aumentare le probabilità di successo dell’intervento stesso.
"Angeli custodi personali che salvano la vita"
In caso di incidente, quindi, la soluzione trasmetterà a un call center di emergenza Help Connect il luogo e la gravità dell'impatto. Dopodiché, gli addetti proveranno immediatamente a mettersi in contatto con la persona coinvolta nell'incidente – in tedesco o in inglese – e se la persona non dovesse rispondere e i dati dovessero indicare un impatto grave verranno subito allertati i servizi di pronto intervento, i parenti o gli amici.
"L'app Help Connect è progettata come un ecosistema IoT aperto per permettere a diversi prodotti che dispongono della tecnologia dei sensori necessaria di diventare veri e propri angeli custodi personali - ha dichiarato Volkmar Denner, CEO di Bosch – Stiamo lavorando per combinare l'internet delle cose e gli algoritmi per trasformare i dispositivi connessi in salvavita personali in ogni circostanza”.