Vacanze in moto, l'Umbria

Lo speciale vacanze dedicato ai motociclisti per un long week end tra le colline dell'Umbria.
Vacanze in moto, l'Umbria

Una strada tutta curve e poco traffico che unisce la provincia di Perugia con quella di Pesaro-Urbino, patria di grandi manici e campioni, non poteva che diventare una “dream road” tra i motociclisti. La SR257 Apecchiese è infatti oggi punto di ritrovo fisso lungo i percorsi degli smanettoni umbri, marchigiani e romagnoli. I più partono da Città di Castello, che si raggiunge agevolmente da Cesena o da Roma con la E45 Flaminia bis. Poi si seguono le indicazioni per Fano-Apecchio, attraverso una lunga compilation di rotatorie e rettilinei, finché la nostra strada viene annunciata dal Santuario della Madonna del Belvedere, che occhieggia come la stella cometa dall’alto del suo colle. Le belle curve nel bosco cominciano di qui, come pure i tanti incapaci che le tagliano. Attenzione anche all’asfalto, non sempre a posto. Nei punti più “caldi”, in compenso, i guard-rail presentano rassicuranti fences in materiale plastico salvamotociclisti. Sembra di stare al TT. Fraccano, primo centro abitato, accoglie in ogni caso con un bel segnale di controllo elettronico della velocità. Piegaioli avvertiti. Superato il paese, ecco invece il pannello climatico che informa sulla transitabilità del Passo. Si scala un paio di marce e via in salita per Bocca Serriola. L’asfalto però degenera, arrivando al valico, con numerose buche in traiettoria. Immancabile la sosta al rifugio Cima, a 730 metri, con un continuo via vai di moto durante tutto il weekend. Scollinando verso Apecchio il paesaggio si mantiene sereno e molto misurato, ma il percorso si fa un pelo più tecnico. È un tratto che ha conosciuto terribili incidenti, così grandi cartelli invitano a usare la testa oltre che il casco. A Piobbico la parte più briosa si può considerare archiviata. Manca solo il tratto finale tra le gole di Gorgo Cerbara, quindi il traguardo ormai urbano di Acqualagna.

MANGIARE

Fraccano

Funghi di stagione, tartufi “bianchetto”, trifola e nero, lumache alla bourguignonne, capriolo, fagiano, ciaccia. Sono le proposte del Ristorante Il Grillo, lungo la strada, appena imboccata la via del Passo. Ampio parcheggio in ghiaia e costante urlo dei motori. È anche hotel (www.ristorantepizzeriailgrillo. com).

Bocca Serriola

Il “Bar della Cima”, proprio sul passo di Bocca Serriola, è il pit stop preferito dai cultori della SR257; per rifocillarsi, per esserci, per farsi vedere. Propone merende esagerate a base di salumi e tartufi locali, oltre a tutti i classici generi di comfort da bar e caffetteria (tel. 075-8554401).

DORMIRE

Apecchio

All’agriturismo “Dal Geppo” (SP153, loc. Pian della Serra, www.tenutecollesi.it), la vista spazia sui cento ettari di terreno che circondano un tipico casale marchigiano, dotato di nove confortevoli camere con servizi. Immancabile il tour alla raffinata distilleria interna di grappe, insignita del titolo di Alambicco d’Oro.

Acqualagna

Immerso nello splendido scenario del Passo del Furlo, l’Albergo ”La Ginestra” offre ospitalità in eleganti dependance panoramiche, con tutti i servizi, a partire da 50 Euro compresa colazione. La Ginestra è anche ristorante. Specialità: tartufo, che altro se no? (www.ginestrafurlo. it).

ALTRI SPUNTI: L’Abbazia che sembra un vascello Città di Castello merita per il centro storico, con la Torre Civica e la Cattedrale, e imboccando la SR257 si può visitare il Santuario del Belvedere. Ad Apecchio, nel trecentesco Palazzo Ubaldini, il Museo dei Fossili espone ammoniti vecchi 200 milioni di anni e teschi di orsi ed elefanti preistorici (tel. 0722-99279). Si veda anche il Ponte medievale a schiena d’asino sul torrente Biscubio. Giungendo a Piobbico, interessante il bel Palazzo Brancaleoni (tel. 0722-986225, chiuso il lunedì), che ospita il Museo Geopaleontologico e il Museo dei Costumi antichi. Poco prima di giungere ad Acqualagna, svetta su un cocuzzolo l’Abbadia di Naro, costruzione guelfa del 1200 a forma di vascello, molto pittoresca. Ad Aqualagna, capitale del tartufo marchigiano, la prima settimana di agosto: Fiera regionale del Tartufo Nero estivo (tel. 0721- 797491). Patrimonio mondiale dell’umanità, Urbino si distingue per lo splendido Palazzo Ducale, del ‘400, che ospita la Galleria nazionale delle Marche (www.palazzoducaleurbino.it).

LA DEVIAZIONE: Monte Nerone, Gole del Furlo e Urbino Due chilometri oltre Piobbico, in località Ca’ Giovaccolo, dalla SR257 si stacca la SP140, una “speciale” di secchi tornanti con stretta carreggiata che conduce al Monte Nerone (1.525 m), montagna affascinante con numerosi sentieri e begli ambienti naturalistici. Chi ha una enduro stradale può anche approfittare dei numerosi sterrati. Da Acqualagna, prima della galleria sulla SS3 per Fano, si segua invece il fiume che incede tra le rocce, sulla vecchia strada che attraversa il Parco Naturale Gola del Furlo (www.riservagoladelfurlo. it). Senza dimenticare di salire i tornanti della SP3, da dove la vista è spettacolare. Al di là della Galleria Furlo, si gira poi a sinistra per Urbino, lungo la statale 73bis. Sono appena 16 km; impossibile mancare la città di Raffaello!

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