Audi, la svolta elettrica parte dalla Formula E

Il marchio tedesco è partecipa al campionato elettrico fin dall'inizio ma per la quarta stagione alza il tiro. La Formula E è il banco di prova per le auto green in arrivo sul mercato
Audi, la svolta elettrica parte dalla Formula E

ROMA - Il motorsport, si dice spesso, è il banco di prova delle tecnologie che troveremo sulle auto di serie di domani. Per Audi è realtà. Basti alla trazione integrale quattro, sviluppata nei rally anni ’80. Allo sviluppo dei motori TFSI e TDI sui prototipi del Mondiale Endurance. O ai fari laser, ereditati dalla R8 stradale dopo l’esperienza della R18 nelle lunghe notti di Le Mans. E alla Formula E, dove il marchio dei Quattro Anelli è sempre più coinvolto. Affrontando la quarta stagione come team ufficiale con il campione in carica Lucas Di Grassi e Daniel Abt.

“Da molti anni Audi riflette su come le auto elettriche possano essere impiegate nelle competizioni automobilistiche - ha dichiarato il responsabile motorsport Dieter Gass -. Ora la Formula E è il campionato che registra la crescita più veloce al mondo per quanto riguarda la partecipazione delle Case automobilistiche. E noi siamo della partita fin dal primo giorno anche grazie ad ABT, da anni al nostro fianco per il DTM. Lucas di Grassi, che ha gareggiato per noi nel WEC, era coinvolto nello sviluppo della serie di competizioni all’interno dell’organizzazione della Formula E. Siamo quindi sempre attenti a quello che succede e abbiamo riconosciuto velocemente le potenzialità della Formula E”.

Un modello di motorsport sostenibile, compatibile con le nuove strategie Audi, che ha già annunciato l’elettrificazione della gamma: nel 2025 un terzo dei modelli sarà elettrico o ibrido. A partire dal Suv e-tron atteso entro la fine del 2018, seguito dalla gran turismo cinque porte. “Grazie al nostro impegno nella Formula E, dimostriamo anche negli sport motoristici come la Casa automobilistica stia vivendo una fase di cambiamento e diventando un’azienda in grado di offrire soluzioni di mobilità orientate al futuro”, dichiara Rupert Stadler, Presidente del Consiglio direttivo di Audi. “Con la nostra idea di mobilità elettrica sportiva, traduciamo in realtà la filosofia “All’avanguardia della tecnica”, mostrando quanto si possa divertire il conducente/pilota di un’auto elettrica”.

La Formula E è un campionato giovane ma in piena espansione. E il collegamento tra sport e prodotto è evidente: “La percentuale di auto elettriche - sostiene Gass -  è in crescita. Le gare di Formula E, hanno luogo in metropoli come Hong Kong, Parigi, San Paolo, New York o Montreal. Gli spettatori assistono alle competizioni lungo il percorso di gara. È di sicuro un modo per avvicinare persone che, altrimenti, non sarebbero mai entrate in contatto con le competizioni automobilistiche. Dal mio punto di vista, la Formula E non è in competizione con i campionati esistenti. Si tratta al contrario di un’integrazione e definisce così nuovi gruppi target per gli sport motoristici. A tutti gli scettici posso solo consigliare di prendere di persona a un evento legato alla Formula E. Nell’E-Village gli spettatori interessati alla tecnologia e aperti alle innovazioni troveranno tante attrazioni ad attenderli. Inoltre, la Formula E è sempre un bello spettacolo da vedere. Io stesso sono cresciuto con i motori a combustione e devo per primo abituarmi alle corse con le auto elettriche. Ma la scintilla è scoccata velocemente”.

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